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Alex Schwazer “non ha commesso il fatto”. Il Gip archivia il procedimento penale: “Ostruzionismo di Wada e Iaaf”

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Alex Schwazer può gioire. Walter Pelino, Gip del Tribunale di Bolzano, ha disposto l’archiviazione del procedimento penale a carico dell’atleta per “non aver commesso il fatto”. Nella motivazione della sentenza si legge, come riporta l’Agi, che la “realtà di questo processo è che la catena di custodia dei reperti in perizia è di fatto del tutto evanescente”.

Il Gip ha sottolineato duramente l’ostruzionismo della Wada (Agenzia Mondiale Antidoping) e della Iaaf (Federazione Internazionale di Atletica Leggera): “Hanno operato in maniera totalmente autoreferenziale non tollerando controlli dall’esterno fino al punto di produrre dichiarazioni false”. La prosecuzione della sentenza è pesantissima: “È quindi provato che la manipolazione delle provette che lo scrivente ritiene provata con altro grado di probabilità razionale, avrebbe potuto avvenire in qualsiasi momento a Stoccarda come a Colonia (nel locale degli uffici dell’agenzia incaricata del prelievo o nel laboratorio del controllo, ndr), ove si è dimostrato esservi provette non sigillate dunque agevolmente utilizzabili alla bisogna”.

Ricordiamo che il processo, durato quasi cinque anni, era legato a una positività al doping emersa dal controllo del 1° gennaio 2016 e che aveva portato il marciatore, Campione Olimpico a Pechino 2008, alla squalifica di ben otto anni (recidivo). La sentenza giunge così a cinque mesi dall’inizio delle Olimpiadi di Tokyo, ma appare improbabile che l’altoatesino riesca a fare in modo di andarci.

Foto: Lapresse

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