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America’s Cup, Ben Ainslie: “Luna Rossa superiore. Un giorno porterò la Coppa in Inghilterra”
Ben Ainslie sperava di conquistare la America’s Cup e di portare per la prima volta il trofeo sportivo più antico al mondo in Gran Bretagna, dove è nato nel lontano 1851. Il quattro volte Campione Olimpico ha fallito la missione, perdendo contro Luna Rossa per 7-1 nella Finale della Prada Cup. Il timoniere britannico di Ineos Uk ha scritto una lunga lettera di commiato, pubblicata sulle colonne del quotidiano Telegraph, e ha ribadito in un paio di volte che il sodalizio tornerà più forte in un prossimo futuro per riprovare l’assalto alla Vecchia Brocca.
LETTERA DI COMMIATO DI BEN AINSLIE
“Gli ultimi giorni non sono stati molto divertenti. Ieri mi sono svegliato verso le cinque del mattino e per un minuto ho pensato che fossimo ancora in gioco, poi all’improvviso mi sono reso conto che eravamo fuori dalla lotta per la Coppa America. Ci vorrà del tempo per elaborarlo, ma questo è lo sport e se hai intenzione di competere ai massimi livelli, allora devi accettare il rischio di non vincere. Come tutte le campagne di Coppa, sono stati quattro anni molto pieni. Per me è stato un enorme privilegio essere stato ospitato in questo bellissimo Paese, è stata una grande opportunità per noi viste le sfide che tutto il mondo ha dovuto affrontare. Grazie, Nuova Zelanda“.
Ben Ainslie lancia la promessa: “Noi torneremo più forti. Può sembrare un cliché, ma io ci credo fermamente. Se si guarda dove siamo ora rispetto a dove eravamo quattro anni fa, c’è un’enorme differenza. I nostri miglioramenti sono stati costanti. Siamo una squadra molto più forte e devo ringraziare ogni singolo membro del team per l’impegno e la determinazione avuta nel tentativo di portare questa sfida fino in fondo“.
America’s Cup, Tommaso Chieffi: “Luna Rossa e New Zealand si equivalgono. Esito non scontato”
Il britannico lancia anche dei sentiti complimenti agli avversari: “Devo dare credito a Team New Zealand e Luna Rossa. L’AC75 è stata la loro creazione e hanno dimostrato, secondo me, di essere l’incarnazione perfetta di ciò che dovrebbe essere la Coppa America: tecnologia, potenza, grazia, velocità e soprattutto un fattore che chiamerei “wow”. Non dobbiamo sorprenderci se il Challenger of Record, Luna Rossa, sfiderà il Defender per la Coppa. La loro comprensione di quel progetto li ha preparati a sviluppare un pacchetto più veloce in tutta la gamma di vento. Noi stessi e American Magic ci siamo sempre sentiti come se stessimo inseguendo, ecco perché abbiamo optato per un design aggressivo e forse questo ci è costato alla fine. La Prada Cup è stata a senso unico, non possiamo nasconderci. La nostra preparazione con il vento leggero non è stata abbastanza buona. Il risultato del round robin ci ha lusingato, abbiamo fatto delle buone regate tattiche, ero orgoglioso di come abbiamo combattuto“.
Ben Ainslie si sofferma sul futuro: “Adesso si parla di quale sarà il futuro per la nostra squadra e per la America’s Cup. Penso che sia troppo presto per formulare ipotesi. Chiaramente dobbiamo capire chi vincerà questa edizione. Quello che dico è che abbiamo intrapreso questo viaggio per riportare la Coppa in Gran Bretagna per la prima volta nella storia dopo 170 anni e dobbiamo persistere nel raggiungimento di questo obiettivo. Osservando il successo dei Kiwi e degli italiani in questo sport, è chiaro che la continuità su molti cicli di Coppa ha consentito un certo sviluppo e un determinato apprendimento. Jim Ratcliffe e Ineos sono stati assolutamente fantastici nel loro sostegno alla squadra. Jim è stato il primo a consolare i ragazzi dopo la sconfitta, è un vero sportivo nell’animo e comprende le sfide che derivano dalle competizioni a questo livello. Un grazie a tutti per il supporto: noi torneremo“.
Foto: Lapresse
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