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America’s Cup, Ruggero Tita: “I neozelandesi vogliono vincere con la velocità”

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Ruggero Tita e Caterina Banti hanno vinto il ballottaggio interno con Vittorio Bissaro e Maelle Frascari e prenderanno parte alle prossime Olimpiadi di Tokyo nella classe Nacra17. E’ stata una scelta molto sofferta per i tecnici: entrambe le coppie, nell’ultimo quadriennio, hanno vinto un titolo mondiale! Alla fine la scelta è ricaduta su Tita-Banti per la maggiore continuità ai massimi livelli negli anni e, soprattutto, per una miglior attitudine alle condizioni meteo che si troveranno in Giappone.

Va detto che la pandemia ha completamente sconvolto i piani di Ruggero Tita, che ora dovrebbe trovarsi ad Auckland. Il classe 1992 aveva infatti firmato da tempo un contratto con Luna Rossa: terminate le Olimpiadi del 2020, si sarebbe dovuto dedicato a tempo pieno alla Coppa America. Non è andata così: i Giochi Olimpici sono stati rinviati. Tita dunque ha scelto di continuare ad inseguire il sogno a cinque cerchi, abbandonando per ora il sogno della Vecchia Brocca: la sensazione è che l’appuntamento sia solo rimandato.

Chiaramente Tita resta molto legato al Team Prada Pirelli e sta osservando molto da vicino l’America’s Cup in veste di commentatore tecnico della RAI. L’azzurro, in un’intervista al nostro Stefano Vegliani nel programma Sail2u in onda sulla pagina FB di OA Sport, si è proiettato sull’imminente sfida tra Luna Rossa ed Emirates Team New Zealand: “Max Sirena è riuscito a unire uno shore team di altissimo livello, un team progettuale che forse non ha eguali e un saling team di straordinario livello e con qualità molto diverse. Non era facile riuscire a mettere insieme la freddezza di Spithill con la focosità e l’esperienza di Bruni. Aggiungiamoci poi Sibello ed abbiamo un trio fantastico. Ora dovremo vedere come se la giocheranno contro i Kiwi. Sappiamo di avere dei punti forza importanti, di loro sappiamo poco perché non li vediamo da dicembre, anche se le barche sono molto cambiate da allora“.

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Secondo il velista trentino un momento chiave delle regate sarà quello della partenza: “Il grande vantaggio di Luna Rossa è di aver regatato molto in questi mesi. Già disputare le semifinali della Prada Cup ha portato i ragazzi ad un livello più alto. Per i Kiwi, che non regatano da tanto tempo, sarà tosta ritrovarsi in partenza con due mastini come Bruni e Spithill“.

Poi il quesito che aleggerà ormai fino al 6 marzo. Team New Zealand è davvero superiore a Luna Rossa? Risponde Ruggero Tita: “La barca che hanno costruito i neozelandesi fa capire che non vogliono vincere con le manovre o il controllo, ma con la velocità. Il fatto che abbiano carenato l’equipaggio in questi pozzetti chiusi dà dal punto di vista aerodinamico un grande vantaggio, dall’altra parte riduce parecchio la visibilità del campo di regata che si ha e, di conseguenza, la manovrabilità del mezzo. Noi come Luna Rossa, avendo due timonieri, abbiamo sempre il vantaggio di portare la barca al massimo nelle manovre. Inoltre è un vantaggio avere un timoniere sottovento, che nelle situazioni più difficili può aiutare“.

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Nel complesso l’azzurro è possibilista: “Sono ottimista perché credo nelle grandissime potenzialità di Luna Rossa. Credo che col vento leggero abbiamo una marcia in più. Le condizioni in questa stagione ad Auckland stanno andando verso brezze più leggere. Credo che la coppia Spithill-Bruni sia quasi imbattibile nelle partenze. Credo fermamente che Luna Rossa sia una delle barche che manovri meglio in questa Coppa America. Bisogna capire quanto sono cresciuti i neozelandesi da quando li abbiamo affrontati a dicembre per l’ultima volta. Dopo la prima regata, ma già dopo la prima bolina, potremo fare delle analisi più approfondite“.

Ruggero Tita ha ammesso che Luna Rossa si è letteralmente superata con il lavoro degli ultimi due mesi: “Prima di partire per Auckland avrei detto che Luna Rossa avrebbe vinto la Prada Cup. Dopo le regate di dicembre però sono rimasto un po’ disorientato e non avevo più le stesse certezze. Però hanno lavorato veramente bene e con vento leggero sono stati superiori. Il 7-1 ad Ineos forse è eccessivo, ma hanno regatato quasi sempre nelle condizioni preferite da Luna Rossa, tranne un giorno dove comunque si è imposta lo stesso Luna Rossa anche con vento forte. Ora lo sviluppo non si fermerà, in particolare quello delle vele, ma era già pianificato a prescindere dall’esito della Prada Cup“.

Foto: Luna Rossa Press

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