Seguici su

Senza categoria

ATP Cup 2021: Italia, le chiavi per provare l’impresa con la Russia

Pubblicato

il

Siamo arrivati all’ultimo atto dell’ATP Cup 2021 e c’è anche l’Italia a giocarsi il trofeo della seconda edizioni per nazionali. Gli azzurri hanno conquistato il diritto a disputare la finale con il successo di questa notte contro la Spagna, chiudendo subito i conti con i due singolari e approfittando dell’assenza di Rafa Nadal: Fabio Fognini è riuscito ad esorcizzare il demone Pablo Carreno Busta, con cui aveva perso nelle sette sfide precedenti, mentre Matteo Berrettini ha avuto vita facile con Roberto Bautista Agut. A mezzanotte ora italiana comincerà la sfida decisiva contro la Russia di Daniil Medvedev e Andrey Rublev, finora imbattibili in singolare. Gli esteuropei partono favoriti nel confronto, ma i nostri portacolori ce la metteranno tutta per potersi portare a casa un successo che certificherebbe la definitiva crescita del nostro movimento.

Saranno il numero 8 al mondo ed il nostro ‘Fogna’ ad aprire le danze alla Rod Laver Arena. Per Rublev sarà l’impegno più difficile in singolare della sua ATP Cup: negli scorsi giorni ha avuto vita facile con avversari abbordabili come Guido Pella e Yoshihito Nishihoka, mentre ha dovuto rimontare nel match di semifinale contro Jan-Lennart Struff. Fabio ha il gioco adatto per poter mettere in difficoltà un picchiatore come il russo, con le sue variazioni tecniche e la capacità di tirare fuori il colpo ad effetto dal cilindro. Bisognerà capire però che Fognini si presenterà in campo: nel corso di questa settimana ha fatto parecchi passi in avanti sotto il profilo fisico e arriva in buone condizioni all’appuntamento. E poi, l’azzurro sa come si vince con Rublev, battuto cinque volte su sei prima della sua definitiva esplosione del 2020. Se il russo non dovesse essere nella sua forma migliore, Fabio dovrà subito approfittarne.

A seguire, la sfida tra i numeri uno Matteo Berrettini e Daniil Medvedev, non un unicum del tennis moderno: i due si sono incrociati al primo turno di Indian Wells 2018, con il russo che vinse in una battaglia di tre set durata quasi tre ore. Il numero 4 delle classifiche mondiali è in continua crescita e con il successo alle ultime ATP Finals ha certificato la sua volontà di diventare un candidato alla vetta del ranking. Il suo gioco sta maturando, dimostrando di avere più carte a sua disposizione per poter far male e di saper colpire sia negli scambi brevi che in quelli lunghi da dieci colpi o più. Per Medvedev il cammino in questo torneo è stato simile a quello del suo connazionale, vincendo facile con Schwartzman e Nishikori e cedendo un set ad Alexander Zverev. Matteo invece non ha ancora perso un set, dimostrando una forma invidiabile vincendo almeno il 70% dei punti con la sua prima di servizio: ci vorrà almeno una conferma dell’azzurro con i suoi punti forti per poter sperare in un successo.

Un successo che sarebbe vitale per le speranze dell’Italia di trionfare in ATP Cup. Un successo nel singolare darebbe una grossa spinta alle quotazioni azzurre, visto che la nazionale russa ha evidenziato un punto debole: il doppio. Fino ad ora gli esteuropei non hanno mai trionfato nella terza partite della giornata, e se si arrivassi in parità alla terza e decisiva partita Aslan Karatsev ed Evgenij Donskoj non sarebbero degli ostacoli così insormontabili da superare, sia per i ‘titolari’ Andrea Vavassori e Simone Bolelli che per qualunque coppia voglia schierare Vincenzo Santopadre.

[sc name=”banner-dirette-live”]

Foto: Lapresse

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità