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ATP Cup 2021, l’Italia sfiderà la Russia in finale! Cruciale un’impresa in singolare: i precedenti

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Fabio Fognini e Matteo Berrettini hanno regalato all’Italia una pagina entusiasmante di storia del tennis. Affinché diventi anche indelebile, bisognerà ora compiere l’ultimo gradino, forse il più difficile: battere la Russia nella finale di ATP Cup in corso di svolgimento a Melbourne, in Australia.

Gli azzurri hanno messo in atto un autentico capolavoro in semifinale, vincendo entrambi i singolari contro la Spagna. Certo, la formazione iberica era priva del leader Rafael Nadal, bloccato dal mal di schiena, tuttavia poteva comunque contare su Pablo Carreno Busta e Roberto Bautista Agut, rispettivamente n.16 e n.13 del mondo: non proprio gli ultimi arrivati…

Il Bel Paese, in campo maschile, non vince un trofeo a squadre dal 1976, anno della finora unica Coppa Davis in bacheca: un dato che riassume al meglio la portata dell’evento di domani. E’ chiaro che ora servirà l’impresa della vita per venire a capo della compagine favorita della competizione, l’unica che alla vigilia poteva fregiarsi della presenza di ben due top10 nel proprio team.

Se guardiamo la classifica mondiale, non vi è storia: Daniil Medvedev è il n.4 del mondo, Andrey Rublev il n.8. Peraltro si tratta di due giocatori giovani, di 24 e 23 anni, dunque ancora in grandissima ascesa. Alcuni elementi, tuttavia, fanno sperare nell’impresa da leggenda. Oggi, in semifinale contro la Germania, i russi hanno vinto, ma non dominato. Rublev ha ceduto un set al non irresistibile Jan-Lennard Struff (6-3, 1-6, 6-2), mentre Medvedev l’ha spuntata solo per 7-5 al terzo con Alexander Zverev.

L’Italia dovrà conquistare in qualche modo un punto in singolare, perché poi in doppio partirebbe favorita sui russi, i quali non possono contare su dei veri specialisti. I precedenti inducono all’ottimismo. Fabio Fognini ha vinto per ben cinque volte nei sei incontri disputati con Rublev, peraltro tre dei quali sul cemento. L’ultima affermazione dell’azzurro risale agli ottavi dell’ATP di Pechino 2019: 6-3, 6-4. E’ chiaro che il Rublev di oggi è tutt’altro giocatore, ma al tempo stesso il ligure, che da sempre si esalta con indosso la maglia azzurra, dispone delle carte per provare a metterlo in difficoltà.

Matteo Berrettini ha invece perso l’unico precedente con Daniil Medvedev, risalente al Masters1000 di Indian Wells 2018. Fu però un match davvero molto tirato, concluso per 6-7 (6), 7-5, 6-4. Il romano sta vivendo un vero stato di grazia in questa ATP Cup: non solo si è sbarazzato di signori giocatori come Dominic Thiem (n.3 del mondo!), Gael Monfils e Roberto Bautista Agut, ma lo ha fatto senza cedere neppure un set. La sensazione è che possa scendere in campo guardando il russo negli occhi senza paura. O Fognini o Berrettini devono cercare l’impresa e portare a casa un punto in singolare. Allora si potrebbe sognare…

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