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ATP Cup 2021, Matteo Berrettini: “Siamo carichi, contro Thiem sarà un match duro”, Fabio Fognini: “Bello ritrovare il pubblico”
L’Italia si rimbocca le maniche in vista del via ufficiale dell’ATP Cup 2021, con la speranza di fare ancora meglio di quanto successo dodici mesi fa. Ai nastri di partenza si preparano Matteo Berrettini e Fabio Fognini, per una line-up che potrebbe davvero fare togliere soddisfazioni importanti alla nostra squadra.
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“Siamo tutti molto carichi – conferma il tennista romano a Ubitennis.com – Vogliamo giocare. Ed è bello che ci sia di nuovo il pubblico. Non capitava da un po’. Sarà molto bello. È sempre divertente prendere parte ad un torneo a squadre”. Una situazione, quella di scende in campo senza pubblico che Fabio Fognini, evidentemente, non ha gradito. “Per la persona e il giocatore che sono ne ho bisogno – ammette – Sono un po’ pazzo e ogni tanto faccio cose speciali in ogni senso. Se c’è il pubblico mi diverto di più a farle”.
Il girone dell’Italia in questa ATP Cup prevedrà Francia e Austria, con l’esordio proprio con la Nazione di Domenic Thiem. “Sarà un match duro, tutti sappiamo che è un grande giocatore e cercherò di affrontarlo nel migliore dei modi” analizza Berrettini. Gli risponde prontamente il fuoriclasse nativo di Vienna: “Non vedo l’ora di giocare contro Matteo. Alla fine del 2019 ci siamo sfidati in tre occasioni in match molto importanti. Sono state partite di qualità. Lui è un giocatore davvero forte. Non sono contento di fare il mio esordio in stagione contro di lui. Ma sarà interessante”.
Questo primo appuntamento del nuovo anno potrebbe essere il viatico ideale per una conferma del tennis azzurro che, mai come in questo periodo, appare scintillante, con ben 8 giocatori nei primi 100 giocatori del mondo, e 4 di questi nei primi 50. Senza dimenticare i giovanissimi Jannik Sinner e Lorenzo Musetti che sono letteralmente in rampa di lancio. “Non so spiegare nemmeno io questo miglioramento – conclude Berrettini – Posso provare ad indovinare. Penso che Fognini e Bolelli ci abbiano ispirato. Hanno fatto delle grandi carriere. Ci hanno fatto capire che si poteva fare. Ora ci spingiamo a vicenda a fare meglio, a superare i nostri limiti. Uno vince un torneo e l’altro cerca di fare altrettanto. È una competizione sana”.
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Foto: Lapresse