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ATP Cup 2021, Matteo Berrettini super: l’Austria di Dominic Thiem affondata a Melbourne
Italia-Austria 2-1: è questo il risultato della John Cain Arena di Melbourne nel match valido per il Gruppo C dell’ATP Cup 2021. Il Bel Paese, nella competizione a squadre che fa da antipasto agli Australian Open (8-21 febbraio), può sorridere e guardare al prossimo match contro la Francia con grande fiducia.
Sì perché con un Matteo Berrettini in queste condizioni si possono fare pensieri ambiziosi. Un super Matteo visto contro il n.3 del mondo Dominic Thiem, in un match difficile per molteplici aspetti: la caratura dell’avversario e la necessità di vincere visto il ko inatteso di Fabio Fognini, vittima di se stesso (38 errori non forzati) piuttosto che di un pur bravo Dennis Novak.
Il romano, derubricato già da tanti come una “meteora”, ha fatto vedere di che pasta è fatto, prendendo letteralmente a pallate il povero Thiem. Un Berrettini in versione “Juan Martin Del Potro”: 30 vincenti e 5 ace, contro i soli 7 vincenti di Thiem. Un martello l’azzurro con il suo dritto e per buona parte del confronto devastante. Bravo poi anche a tenere botta sulla critica (per lui) diagonale di rovescio, elemento essenziale per disinnescare le iniziative del n.3 ATP e metterlo all’angolo con la propria potenza.
Quando poi Thiem ha cercato di risalire la corrente, il servizio è venuto in soccorso e la chiosa è stata da campione. Per Berrettini, si è trattato della terza vittoria su cinque incontri contro Dominic e della settima vittoria su 15 partite disputate contro un top-10. Qualcosa vorrà pur dire? “Con il fuoco dentro”, l’azzurro ha trascinato Fognini nel match di doppio decisivo per la sfida, che vedeva gli italiani opposti alla coppia Novak-Thiem. Troppo superiore la coppa italiana e anche Fabio, apparso lontano dalla miglior condizione nel match di singolare menzionato, è stato trascinato dalla “furia agonistica” del n.10 del mondo. Conclusione: vittoria d’autorità e, contrariamente ai pronostici pessimistici della vigilia, a essere stati presi a “schiaffoni” sono stati gli austriaci.
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Foto: LaPresse