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ATP Cup 2021, Matteo Berrettini tirato a lucido: due match da top-10 contro Thiem e Monfils. E in semifinale…

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A Melbourne, sperando che il Covid-19 non rovini la festa, abbiamo ritrovato il Matteo Berrettini che avevamo un po’ perso nel 2020. Certo, siamo ancora all’inizio del 2021 e ad Antalya la prestazione del romano non era stata esaltante. Nella terra dei canguri e vestendo la maglia della Nazionale, però, il tennista del Bel Paese ha ritrovato la retta via nell’ATP Cup.

L’ascesa spaventosa che due anni fa aveva visto protagonista il romano, presente a Londra nelle ATP Finals (primo italiano dopo 41 anni a qualificarsi fra gli otto Maestri), era stata seguita da problematiche fisiche di vario genere. Berrettini pareva involuto e la brillantezza non c’era nel suo tennis, diventato prevedibile e scarsamente producente. Non è un caso che in Italia le luci della ribalta siano state tutte per il giovane Jannik Sinner, enfant prodige del tennis nazionale e non.

Eppure, Matteo è pur sempre un top-10 e qualcuno lo aveva dimenticato. Ci ha pensato lui a rinfrescare la memoria un po’ a tutti, dominando contro l’austriaco Dominic Thiem (terza vittoria in cinque incontri disputati, primo successo contro un top-3) e il francese Gael Monfils, trascinando letteralmente Fabio Fognini e la squadra italiana alle semifinali dell’ATP Cup.

Il gioco di Berrettini ha ripreso vigore dalla ritrovata correlazione servizio-dritto, ma qualcosa di ulteriore c’è: negli spostamenti laterali e nei recuperi il romano ha mostrato dei miglioramenti, disimpegnandosi piuttosto bene anche sull’ostica diagonale di rovescio. Alla fine della fiera, contro Thiem, si è materializzata la settima vittoria su 15 partite disputate contro un top-10, con quel “sacro fuoco” che ha ripreso ad ardere nell’animo del tennista italiano.

E in semifinale ci potrebbe essere la Spagna di Rafael Nadal. Un banco di prova probante per i ragazzi di Vincenzo Santopadre e per lo stesso Matteo che dall’altra parte del campo potrebbe ritrovarsi Rafa, anche se i dolori alla schiena dell’asso maiorchino potrebbero portare a un forfait. In quel caso, l’abbinamento sarebbe con Roberto Bautista Agut e questa eventualità non dispiacerebbe di certo al n.1 azzurro visto che su quattro partite disputate ha vinto in tre circostanze. Siamo, dunque, solo all’inizio di un nuovo capitolo, ma i presupposti sono confortanti.

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Foto: LaPresse

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