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Australian Open 2021, Daniil Medvedev e Stefanos Tsitsipas si ritroveranno in semifinale. Ko Rafael Nadal

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Sono andati in archivio gli ultimi due quarti di finale del tabellone di singolare maschile degli Australian Open 2021 e sono stati il russo Daniil Medvedev (n.4 del ranking) e il greco Stefanos Tsitsipas (n.6 ATP) a festeggiare.

Medvedev ha sconfitto il connazionale Andrey Rublev (n.8 del mondo), con il punteggi di 7-5 6-3 6-2, ottenendo il quarto successo in altrettanti incontri senza concedere neanche un set al rivale. Per Medvedev si tratta della prima semifinale Down Under, essendo in serie positiva da 19 partite, considerando quanto ottenuto sul finire del 2020 (vittorie nel Masters 1000 di Parigi-Bercy e nelle ATP Finals).

Entrambi i giocatori alla Rod Laver Arena sono arrivati in piena fiducia e imbattuti in questa stagione, con un record di 8 vittorie e di zero sconfitte. Tuttavia, Daniil ha fatto valere le sue qualità di grande “difensore” in questo confronto, gestendo alla grande le accelerazioni di Rublev e piegando quindici dopo quindici la resistenza dell’avversario.

Nel primo set Medvedev si è lasciato sfuggire l’iniziale break del sesto game, subendo il controbreak immediato, ma ha saputo rimediare nel rush finale della frazione, strappando a zero la battuta a Rublev. Nel secondo parziale il n.8 del mondo ha cercato di mettere più energia nei suoi colpi, ma chiedendo probabilmente troppo al suo fisico. Si può ricordare sul 3-2 in favore di Daniil (40-40) un estenuante scambio da 43 colpi vinto da Andrey, ma costretto poi a rifiatare. Rublev ha avuto le sue chance nel settimo gioco, con tre palle break però non sfruttate. Da quel momento, il n.4 ATP ha assunto il comando delle operazioni e con il suo rovescio è stato “spietato”. Nel terzo set si è assistito a un soliloquio del vincitore delle ATP Finals 2020, che ha concluso con 14 ace, l’80% dei quindici vinti con la prima di servizio e ben 30 vincenti. Con questi risultati, quindi, la Russia avrà due rappresentanti nei penultimi atti di questo Slam, cosa che non accadeva dal 2006 a Flushing Meadows, dove furono Nikolay Davydenko e Mikhail Youzhny a spingersi fino a questo punto.

Nell’altro quarto di finale Tsitsipas fa quello che era riuscito a Roger Federer (finale Miami 2005) e Fabio Fognini (terzo turno US Open 2015), rimontando due set e battendo Rafael Nadal (n.2 del mondo), che era uscito vittorioso in 248 incontri in cui si era trovato in vantaggio di due parziali. Una vera e propria impresa firmata dal tennista greco che per la seconda volta in carriera raggiunge la semifinale di questo Slam, scrivendo una pagina storica di questo sport sul punteggio di 3-6 2-6 7-6 (4) 6-4 7-5.

Nelle prime fasi la partita è stata senza storia e favorevole a Rafa che ha imposto il proprio ritmo, con i suoi colpi in top-spin, non permettendo mai all’ellenico di far valere il suo gioco. Tsitsipas non ha potuto aprirsi il campo in manovra con il rovescio per poi entrare con il suo dritto per via delle grandi rotazioni dell’iberico. La lettura tattica è stata perfetta e il break nell’ottavo gioco del 1° parziale chirurgico. Una delle qualità più grandi del maiorchino è stata quella di avere un’attenzione ai particolari maniacale e i break del primo e quinto game del secondo set hanno avuto queste caratteristiche. Nonostante l’ellenico abbia cercato di elevare il proprio livello, non ha potuto fare molto al cospetto di Nadal così centrato. Il 6-2 della frazione, con 11 vincenti e 5 errori non forzati è stato ai limiti dell’imbarazzante per il povero Stefanos.

Il greco però è stato bravissimo a resettare, aumentando la profondità dei propri colpi e concedendo sempre meno al servizio. Nel tie-break del terzo set due smash sbagliati dall’iberico hanno ridato vigore all’azione del n.6 ATP, abile ad approfittarne e a concludere sul 7-4. Nadal, improvvisamente, ha iniziato a manifestare segnali di stanchezza e nel quarto parziale il numero di errori non forzati è salito a quota 14, contro i 6 di Tsitsipas. Alla fine della fiera, l’ellenico dando alla sua palla una maggior capacità di penetrare l’aria ha fatto proprio il set sul 6-4. Nell’ultima frazione si è assistito a una vera e propria battaglia, giocata punto a punto e il ragazzo nativo di Atene, più fresco dal punto di vista fisico, l’ha spuntata su Rafa con un tennis scintillante: 17 ace, 49 vincenti e 38 errori non forzati per lui contro i 42 di Nadal. Tsitsipas ha vinto l’84% dei punti con la prima di servizio (36/43) e ha realizzato 27 winners negli ultimi due set ottenendo la sua prima vittoria contro il n.2 del mondo sui campi in cemento.

Foto: LaPresse

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