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Australian Open 2021: Daniil Medvedev raggiunge Novak Djokovic in finale. Stefanos Tsitsipas sconfitto in tre set

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Daniil Medvedev è il secondo finalista degli Australian Open 2021 e diventa il terzo russo (dopo Yevgeny Kafelnikov nel 1999 e 2000 e Marat Safin nel 2002, 2004 e 2005) a raggiungere l’ultimo atto a Melbourne. Sconfitto in semifinale il greco Stefanos Tsitsipas, con il punteggio di 6-4 6-2 7-5 in 2 ore e 19 minuti. Ad aspettarlo ci sono due prospettive. Una è quella chiamata Novak Djokovic, l’altra riguarda un momento che sarebbe storico, in caso di vittoria conclusiva. Medvedev, infatti, può diventare il primo giocatore da quasi 16 anni al numero 2 ATP che non si chiami Rafael Nadal, Roger Federer, Novak Djokovic o Andy Murray. Il 18 luglio 2005, l’ultimo prima di loro a trovarsi al 2° posto fu Lleyton Hewitt.

Il primo set fa capire subito che la miglior condizione ce l’ha Medvedev, il quale già nel terzo turno di servizio di Tsitsipas si procura una palla break, subito sventata da una prima centrale. Il russo, però, se ne procura un’altra con un rovescio lungolinea pregevole, per poi confezionarne un altro che gli vale il 3-2 e servizio. Di reazione vera e propria, da parte del greco, non ce n’è nessuna, e anzi il numero 4 del tabellone arriva alla parità sul 5-3, pur senza mai arrivare a set point. Il destino, comunque, è quello: 6-4 in 40 minuti, anche se nel decimo gioco si complica un po’ la vita.

Il parziale successivo, però, è di quelli che mostrano come la condizione, sia fisica che mentale, di Medvedev: riesce ad arrivare praticamente ovunque e a sfondare da fondo senza tanti problemi, mentre per Tsitsipas ci si mette anche un calo netto al servizio a rendere complicate le cose. Il russo trova il break già nel terzo game, ne porta a casa un altro nel settimo e arriva con rapidità (e facilità) sul 6-2.

L’ellenico pare ormai alla deriva, e il pubblico, che è praticamente tutto con lui (con tanto di numerose bandiere greche in tribuna), lentamente si sta spegnendo. Rapidi sono il 2-0 di Medvedev e la palla del 4-1 con doppio break, ma, una volta che Tsitsipas riesce a tenere nel quinto game, improvvisamente qualcosa cambia. Il russo, sul 15-15 del sesto gioco, va ad agire sull’asciugamano a bordocampo in modo improvviso e, subito dopo, combina disastri in serie per cedere la battuta e riaccendere sia l’avversario che gli spettatori. Improvvisamente sembra tutto cambiato, con il moscovita che commette vari errori in più e, sul 4-5, si ritrova anche sotto 0-30 dopo un dritto dal centro larghissimo. Di lì, però, riprende la compostezza e anche le sue armi fondamentali, vincendo 12 degli ultimi 14 punti e guadagnandosi il diritto di giocare domenica.

Tsitsipas può certo recriminare per la stanchezza accumulata dopo il match con Nadal, molto duro, ma anche per il fatto di aver messo a segno soltanto 3 ace, un numero piuttosto basso per avere sicurezze al servizio, soprattutto contro i 17 di Medvedev. Quest’ultimo rende in maniera infinitamente maggiore con i punti vinti sulla prima: 88%. Impietoso anche il conteggio vincenti-gratuiti: 46-21 contro 19-30.

Foto: LaPresse

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