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Australian Open 2021, Fabio Fognini e la sfida desiderata contro Rafael Nadal negli ottavi di finale
Sarà il quarto ottavo di finale in carriera agli Australian Open 2021 per Fabio Fognini. L’azzurro, in maniera anche un po’ inaspettata, ha liquidato in tre set l’australiano Alex de Minaur (n.23 del ranking), che per quello che si riteneva alla vigilia sembrava avere qualche carta in più da giocare, specialmente dal punto di vista fisico.
Si è invece assistito a un soliloquio del ligure, capace di esprimere un tennis di altissimo profilo. Niente da fare per il “leprotto” e dunque incrocio con Rafael Nadal. Il n.2 del mondo non è al 100% per via di alcuni problemi alla schiena, ma stando alle sue ultime esternazioni è in miglioramento. Pertanto la 17ma sfida della serie si presenta decisamente interessante.
Già, il fisico è stato un aspetto che ha fatto non poco penare Fabio e il 2020 è stato quello dell’estrema ratio: operazione a entrambe le caviglie e tanti dubbi poi dopo sul suo futuro. Il sacro fuoco però non si era spento e guardandola dieci mesi dopo pare passato un secolo: “Il duro lavoro e il desiderio di spingermi al limite stanno dando i loro frutti, perché se dieci mesi fa mi aveste detto che avrei giocato gli ottavi dell’Australian Open contro Rafa non ci avrei creduto, visto quello che ho passato. Mi sono operato alle caviglie, e la riabilitazione è stata dura, e poi ho fatto quasi un mese e mezzo di stampelle. Quindi sono felice, perché affronto il miglior giocatore al mondo, anche se questa non è la sua miglior superficie, ma dobbiamo sempre ricordarci che è uno che ha vinto tutto, è un amico e ha fatto la storia di questo sport“, ha raccontato Fognini in conferenza stampa.
Storie di incontri all’ultimo sangue e anche di qualche litigio. Il carattere fumantino dell’azzurro è noto e per Rafa questo fattore è critico al di là del fatto che spesso, tecnicamente, Fognini sia riuscito a metterlo in difficoltà con il suo rovescio lungolinea. Quattro vittorie contro un giocatore di questo calibro non sono casuali, seppur nelle altre 12 circostanze sia stato il maiorchino a trionfare. Vengono in mente i successi a Montecarlo 2019 sul rosso, oppure la magica rimonta agli US Open del 2015 a New York, dove Fabio fu in grado di realizzare qualcosa che nessuno era ed è riuscito a fare: battere Nadal, stando sotto di due set. L’iberico ha vinto, infatti, 218 partite su 219 quando ha portato a casa i due parziali d’apertura.
Tuttavia, ogni match fa storia a sé e questo per Fognini ha un valore particolare: “Si tratta di una nuova sfida per me, perché voglio vedere se il mio corpo sarà pronto. Il mio gioco è pronto, ma come tutti sanno le sfide contro Rafa richiedono uno sforzo extra dal punto di vista fisico, mentale e tecnico. Credo che lui sia più fresco di me, perché io ho già giocato un match al quinto, ma è una grande sfida che mi aiuterà a capire a che punto sono”. Non resta quindi che godersi lo spettacolo non prima delle 5 del mattino (orario italiano) di domani sul campo della Rod Laver Arena.
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Foto: Lapresse