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Australian Open 2021, gli outsider: Zverev, Tsitsipas e Rublev cercano la consacrazione

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L’Australian Open è alle porte, Covid-19 permettendo. Nella giornata di ieri è stato riscontrato un caso positivo al Grand Hyatt Hotel, albergo dove alloggiano molti giocatori. Proprio in virtù di questo i tornei propedeutici al primo Slam del 2021 sono stati interrotti per la giornata di oggi e il destino del torneo previsto dall’8 al 21 febbraio potrebbe essere in pericolo. L’idea di non veder partire lo Slam australiano rimane però un’ipotesi ad oggi, e possiamo ancora fantasticare su chi potrà trionfare alla fine. Avevamo scritto di come vedevamo Novak Djokovic, Rafa Nadal, Dominic Thiem come favoriti e Daniil Medvedev un gradino indietro, ma cerchiamo di capire anche chi potrebbe rappresentare un outsider per il trono di re della Rod Laver Arena.

Se dovessimo puntare un nichelino su qualcuno al di fuori dei primi quattro della classifica ATP, lo puntiamo su Alexander Zverev. Il tedesco aveva messo in mostra degli ottimi margini di miglioramento lo scorso anno, spingendosi fino alla semifinale del torneo. Il 2020 sembrava potesse essere l’anno della definitiva consacrazione, ma prima il Covid e poi le accuse di maltrattamenti della sua ex fidanzata non hanno assolutamente contribuito. Ora, a 24 anni, si deve cominciare a fare sul serio. Un discorso simile lo si può applicare anche a Stefanos Tsitsipas, semifinalista nel 2019 ma che era atteso al definitivo salto di qualità la scorsa stagione. I numeri ci sono tutti per poter diventare un vero protagonista di quest’epoca, manca sempre e solo quel piccolo centesimo per poter essere un pretendente credibile ad una prova dello Slam.

Desta curiosità anche il comportamento di Andrey Rublev. Il russo lo scorso anno non si spinse oltre il quarto turno, che rappresenta anche il suo miglior risultato in Australia, ma il suo 2020 lo ha visto spiccare finalmente il volo con cinque trofei conquistati e l’ingresso nella top 10 mondiale. E poi il russo è uno che in genere sul cemento fa spesso bene, arrivando per cinque volte al successo finale. Chissà che questo Slam non possa essere la sua definitiva consacrazione. Tra gli altri tennisti, sono in pochi ad avere i mezzi per un fragoroso exploit e proporsi per la vittoria finale: potranno infastidire per un posto fra i primi otto gente come Stan Wawrinka e magari Nick Kyrgios testa permettendo, ma non sottovalutiamo nemmeno i nostri azzurri, Matteo Berrettini e Jannik Sinner. Il romano sembra star bene fisicamente, a dimostrarlo i grandi match di ATP Cup con Thiem e Monfils, mentre il 19enne di San Candido sarà un osso duro da sgranocchiare per tutti. C’è da dire che negli ultimi vent’anni è successo per quattro volte che ad alzare il trofeo fosse un tennista non fra i primi quattro del mondo; l’ultima volta fu Roger Federer nel 2017 (17), preceduto da Stan Wawrinka nel 2013 (8), il carneade Thomas Johansson nel 2002 (16) e Andre Agassi nel 2001 (6, ma campione uscente).

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Foto: Lapresse

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