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Australian Open 2021: Jannik Sinner lotta come un leone, ma Shapovalov vince la battaglia al quinto set
Bello e, in chiave italiana, sfortunata la notte dell’ultimo match degli Australian Open 2021. Jannik Sinner, proveniente da una settimana di enorme difficoltà, lotta con il canadese Denis Shapovalov al meglio di ciò che può offrire nelle sue condizioni, ma, dopo tre ore e 55 minuti, è costretto a cedere con il punteggio di 3-6 6-3 6-2 4-6 6-4. Per il numero 11 del tabellone ci sarà ora l’australiano Bernard Tomic, che cerca, se non una redenzione, quantomeno un riscatto dopo anni difficili. Sinner non perderà punti, poiché attualmente il ranking è ancora parzialmente congelato; si ferma la sua striscia di 10 successi di fila tra 2020 e 2021.
Pronti via, e arriva subito il break da parte di Sinner, che approfitta di qualche errore di troppo di Shapovalov, non ultimo il dritto con cui perde la battuta a 30, per iniziare col piede giusto. L’azzurro si toglie da una pericolosa parità nel quinto game con un gran dritto in diagonale e un efficace rovescio lungolinea, per poi diventare pericoloso nel sesto con un’altra palla break, cancellata dal canadese con un ace. Sul 5-3 Shapovalov riesce a salire sul 15-30, ma sbaglia la palla corta, rendendola preda del rovescio di Sinner, che poi scarica il contropiede di dritto per il set point. E basta la prima per firmare il 6-3.
Il nuovo numero 32 del mondo sfrutta ancora le incertezze tattiche di Shapovalov per avere tre palle break nel primo game del secondo parziale. Il canadese annulla la prima con l’ace centrale, la seconda con la discesa a rete per la volée alta di dritto e la terza ancora con la prima centrale. Il canadese ne deve fronteggiare un’altra sull’1-1, ma si salva col servizio. Subito dopo è Sinner a finire sotto 0-30, ma recupera anche grazie al quinto punto, un passante basso di dritto con successivo rovescio vincente. Un altro calo dell’altoatesino fa sì che Shapovalov abbia le prime due chance per togliergli il servizio sul 3-4, ed è sulla seconda che i canadese trova angoli per riuscirci. Pochi minuti, e il 6-3 è restituito.
Sinner trema subito nel terzo parziale, ma senza cedere sul 30-40, ed è poi lui stesso a procurarsi due chance, una persa con un ritardo sul dritto e l’altra con Shapovalov che comanda fin dal servizio. Un doppio fallo regala la terza palla break, ma l’italiano tira un complicato dritto sul nastro dopo un’eccellente difesa del canadese. Sul 2-2 altre due opportunità per il numero 11 del tabellone; uno schema servizio-dritto e un errore di dritto di Shapovalov sventano il pericolo, allo scoccare delle due ore. Ne arriva una terza, su smash sbagliato, e stavolta c’è il doppio fallo fatale. Nei game lottati è ora più spesso il canadese a prevalere, e così arriva un secondo break che fa scivolare piuttosto rapidamente il punteggio sul 6-2.
Il quarto parziale si apre con nuove cattive notizie per Sinner, che sull’1-1 commette per la seconda volta doppio fallo sulla palla break, mostrando inequivocabili segni di stanchezza. Quando tutto sembra andare in direzione di Shapovalov, però, arrivano tre chance di rientrare, ed è la terza quella che lo riporta sul 3-3, ritrovando il dritto. Il calo stavolta è del canadese, che sul 3-4 regala un’altra chance a Sinner con un dritto che esce di almeno un metro, però la prima esterna con dritto successivo e discesa a rete non lasciano alcuno scampo. Il match ora è totalmente girato, ed è l’azzurro quello con la maggiore fiducia negli scambi. Shapovalov si regge sul servizio (e, quando possibile, volée), ma nemmeno quello lo salva da tre set point in fila sul 4-5. Il nastro porta via il rovescio a Sinner sulla prima opportunità, il nordamericano gioca benissimo sulla seconda, ma la terza è fatale: palla in rete, quinto parziale.
La battaglia del primo game dell’ultimo set diventa quasi fondamentale, ed entrambi la prendono molto sul serio. Dopo quattro parità, è Shapovalov a riuscire a sbloccare la situazione, e c’è subito il break con un errore di Sinner. Visto anche qualche problema alla spalla, il canadese cerca un paio di servizi da sotto, solo che deve ritornare a farlo normalmente per assicurarsi il 2-0. Nel quarto game l’italiano, chiaramente sostenuto dal pubblico presente, sale sul 15-30 e poi, su dritto in rete di Shapovalov, ha la palla del 2-2, che viene annullata con servizio e volée e poi, nel punto successivo, non trova un passante di rovescio notevole. Due righe nel quinto gioco gli assicurano, nei fatti, il 2-3.
Seguono alcuni minuti sostanzialmente interlocutori, poi sul 5-4 sale la tensione per entrambi. Sul 15 pari a Sinner non passa un rovescio potenzialmente pericoloso, poi Shapovalov mette malamente il dritto in corridoio. Il canadese, nel successivo lungo scambio, prende campo con il dritto e va a match point, con l’azzurro piegato sulle gambe. Sinner non è tipo da mollare: risposta nei piedi sul tentativo di servizio e volée, 40 pari. Il primo doppio fallo del set offre una chance del 5 pari, annullata con prima esterna e dritto lungolinea (e l’italiano che non riesce a trovare un passante incrociato che avrebbe avuto del miracoloso). Shapovalov serve al centro per il secondo match point, poi piazza il rovescio vincente lungolinea che determina la fine dell’incontro.
Per quanto le statistiche possano avere un senso dopo un simile incontro, e in simile particolare situazione, numeri migliori per Sinner sulle prime in campo (63%-70%), ma peggiori in fatto di punti vinti con la stessa (73%-65%). Shapovalov, da par suo, ha collezionato il suo solito alto saldo di vincenti ed errori gratuiti (62-71), contro il 26-44 dell’italiano.
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Foto: LaPresse