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Australian Open 2021, le outsider: Aryna Sabalenka, Victoria Azarenka e Iga Świątek per stupire a Melbourne

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Obiettivo: stupire a Melbourne. Nel tabellone femminile degli Australian Open, che verrà definito dal sorteggio di domani insieme a quello maschile, complicato stabilire chi possano essere le favorite, considerato che non vi siano giocatrici che possano garantire certezze assolute sulla propria prestazione.

In un quadro del genere, non è semplice delineare una sorta di griglia di partenza delle outsider in vista dello Slam australiano. Tuttavia, guardando anche la classifica e le qualità delle tenniste, alcuni nomi si possono fare. Tra chi non parte in prima fila, ma è immediatamente dietro, vi sono Aryna Sabalenka (n.7 del ranking) e di Victoria Azarenka (n.13 del mondo). Sabalenka si è portata a casa il primo torneo WTA del 2021 ad Abu Dhabi dimostrando che, quando è centrata con il fisico e la mente, è difficilmente battibile. La potenza di cui è dotata la ragazza nativa di Minsk (Bielorussia) non è comune, ma in certe occasioni è un elemento non del tutto sotto controllo. Ci si riferisce, infatti, al ko subito dalla bielorussa nel Gippsland Trophy dall’estone Kaia Kanepi.

Per quanto riguarda Vika, il 2020 è stato un po’ quello della rinascita, suggellato dalla vittoria nel torneo di Cincinnati e dalla Finale raggiunta agli US Open. Messi da parte i problemi familiari, Azarenka ha ritrovato il proprio equilibrio, adattandosi a una tennis femminile che viaggia a velocità sempre maggiori. Lei che ha vinto in due circostanze questo torneo nel 2012 e nel 2013, potrebbe tornare in auge ed essere una mina vagante, tenendo conto però delle difficoltà avute nel suo arrivo a Melbourne e legate alla quarantena (due settimane senza potersi allenare). Un elemento, quest’ultimo, da non sottovalutare.

Gli altri due nomi che possono inserirsi nel computo delle outsider sono quelli di Garbine Muguruza (n.15 del mondo) e di Iga Świątek (n.17 del ranking). La spagnola, finalista l’anno passato a Melbourne e battuta da Sofia Kenin, non è certo un mostro di continuità, ma tecnicamente è molto dotata. Se dovesse trovare la retta via, potrebbe davvero recitare un ruolo da primattrice. Questo ragionamento si può applicare anche alla polacca, autentica sorpresa del 2020 e vincitrice del Roland Garros. Świątek è l’emblema del tennis moderno: potenza e grande profondità coi colpi a rimbalzo da fondo. Come detto per Muguruza, anche lei è un elemento da valutare sulla costanza, vista la sconfitta di oggi negli ottavi del Gippsland Trophy contro la russa Ekaterina Alexandrova. Sarà dunque tutto da valutare in un Major ancor più imprevedibile per gli effetti del Covid-19.

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Foto: LaPresse

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