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Australian Open 2021: Matteo Berrettini al terzo turno, Tomas Machac sconfitto in quattro set
Matteo Berrettini non ha troppi problemi, anche se perde un set, nell’arrivare per la prima volta in carriera al terzo turno degli Australian Open. Il romano, numero 10 del mondo, sconfigge per 6-3 6-2 4-6 6-3 il ceco Tomas Machac, che arrivava dalle qualificazioni, e ora prenota l’appuntamento con il russo Karen Khachanov, già battuto per tre volte in altrettante occasioni nei loro testa a testa precedenti. Il primo giocatore d’Italia, inoltre, comincia da qui a poter guadagnare punti per scalare il ranking ATP, dal momento che è ancora in vigore il sistema con la classifica semibloccata.
L’inizio di Berrettini non è di quelli poi così facili: Machac ha subito tre palle break non consecutive, di cui sulla prima il ceco sbaglia di dritto e sulle altre due è l’italiano a non concedere nulla. Il ceco perde subito dopo la battuta, o meglio se la toglie da solo collezionando quattro gratuiti in fila. Sul 3-1 il qualificato ha altre due chance di rientrare, ma un errore di dritto e un ace di Berrettini scongiurano conseguenze. Di lì in avanti il set non vive ulteriori scossoni ed è l’italiano a portarlo a casa per 6-3.
Il secondo parziale è ancora più netto del primo, dal momento che il romano vince un primo game particolarmente lottato, va poi a prendersi anche il terzo e, complessivamente, non incontra la minima difficoltà, se non sul 3-0 quando viene rimontato fino al 40 pari. Di problemi, però, ce ne sono relativamente e anche questo 6-2 arriva rapidamente.
Qualche grattacapo, con annesso calo, arriva nel terzo set: Machac non vuole mollare, Berrettini non mantiene lo stesso livello di pochi minuti prima e così le palle break fioccano quasi a ogni game. In quasi tutte le occasioni Matteo riesce a districarsi con il servizio o comunque nei primi tre colpi, ma sul 4-5 tre dritti in rete procurano altrettanti set point a Machac. Il secondo, per il ceco, è quello buono, con il quarto errore di dritto dell’italiano, stavolta in larghezza.
Berrettini, visto l’esito del terzo parziale, inizia il quarto con più incisività, approfittando anche del fatto che il suo avversario, in maniera abbastanza rapida, vede energie e lucidità andarsene. Ed è così che gli toglie subito il servizio, per poi non concedere quasi più nulla (5 punti nei successivi 4 turni di battuta). A ogni game in cui Machac torna dietro la linea di fondo c’è una palla break per l’azzurro, ma anche se non ne sfrutta nessuna il problema non si pone. Solo nell’ultimo gioco si va ai vantaggi, ma dopo due ore e 43 minuti tutto si conclude positivamente.
Conteggio degli ace a parte (19-9 per Berrettini), la questione principale riguardo la minor brillantezza generale dell’azzurro riguarda il saldo vincenti-errori gratuiti: 48-47 (31-50 per Machac). Solita solidità sulla prima (78% di punti vinti), anche se nei prossimi incontri sarà la percentuale a doversi leggermente alzare (67%).
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Foto: LaPresse