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Australian Open 2021, Naomi Osaka trionfa a Melbourne, Jennifer Brady crolla dopo il primo set

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Naomi Osaka trionfa nella Finale degli Australian Open 2021. Sul campo della Rod Laver Arena a Melbourne la giapponese ha sconfitto per 6-4 6-3 in 1 ore e 19 minuti la n.24 del ranking Jennifer Brady, facendo valere la sua grande forza tecnica e mentale al cospetto di un’avversaria che dopo il primo set perso è letteralmente crollata sotto i colpi di Naomi. Osaka, dunque, conquista per la seconda volta questo Slam, facendo 4 su 4 negli atti conclusivi dei Major (due vittorie negli Open australiani e due successi negli US Open) che ha disputato, a testimonianza della grandissima attitudine al successo della nipponica.

Nel primo set è Osaka la prima a conquistare il break: a zero la giapponese strappa il servizio alla rivale, portandosi avanti 3-1. La nipponica, però, non tiene bene dal punto di vista mentale, commettendo troppi errori di cui Brady approfitta. Arriva, infatti, il controbreak immediato nel quinto game. Entrambe le tenniste fanno tanta fatica nei propri turni al servizio per via del vento e sono i colpi al rimbalzo a fare la differenza dall’una e dall’altra parte. In questo braccio di ferro però è la n.3 del mondo ad avere maggior freddezza: nel nono game annulla un’opportunità di break a Brady in un momento chiave e nel gioco successivo anche con la collaborazione dell’avversaria (dritto finito in rete) ottiene il break e archivia la frazione sul 6-4.

Nel secondo set il contraccolpo psicologico sul primo parziale perso è pesante sulla n.24 del mondo che perde completamente la misura dei propri colpi. Osaka fa un po’ quello che vuole e vola sul 4-0 con estremo agio, con Brady in grande difficoltà. L’americana ha il merito, quantomeno, di non lasciarsi andare del tutto, prendendosi la soddisfazione di strappare un turno in battuta alla giapponese, ma la storia di questo match è già scritta. Vince Naomi con il punteggio di 6-3 con 6 ace all’attivo, 16 vincenti e 24 errori non forzati contro i 31 della statunitense. Entrambe le giocatrici hanno faticato a mettere la prima di servizio in campo per il forte vento, come detto, e da questo punto di vista la n.3 WTA è stata più efficiente (73% dei punti vinti con la prima contro il 62% di Brady).

Foto: LaPresse

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