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Australian Open, cosa succede nel 5° set? Tiebreak a 10! Il regolamento

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Sono diverse le regole per i quattro Slam in tema di gioco decisivo, una situazione incomprensibilmente diversa che l’ITF, che gestisce gli eventi più importanti del tennis, stranamente non ha mai definito uniformemente. Tali regole valgono sia per gli uomini che per le donne (nel qual caso va declinato tutto al meglio dei tre set).

Agli Australian Open, infatti, è stato istituito di recente (nel 2019, per l’esattezza) il tiebreak a 10 punti, invece dei 7 normali, quando si giunge al quinto set. La circostanza si è verificata piuttosto raramente (e a Thomas Fabbiano porta ricordi felici, dato che sconfisse il gigante americano Reilly Opelka proprio quell’anno).

Al Roland Garros è rimasta l’usanza classica, in essere da quando quello che oltre le Alpi chiamano “jeu decisif”, di mantenere il quinto set a oltranza. Questo significa che vince chi per primo arriva a prendersi due game di vantaggio.

A Wimbledon, invece, tutto è cambiato non dopo la storica Isner-Mahut di undici ore abbondanti del 2010 (in tre giorni), ma dopo Anderson-Isner, semifinale del 2018. Dal 2019 è stato istituito il tiebreak una volta giunti sul 12 pari del quinto set. Unici a giocarlo Novak Djokovic e Roger Federer nella sfida decisiva.

Agli US Open, invece, si gioca con tutti i set al meglio al massimo dei tredici game, dove il tredicesimo è il tiebreak in formato normale. Questa situazione si verifica ormai da decenni, e più di un ultimo gioco è risultato storico per le conseguenze.

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Foto: LaPresse

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