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Basket femminile: Italia, e adesso il sorteggio. Europei 2021, qualche ritocco potrebbe esserci

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Per l’Italia gli Europei sono cosa fatta. Dal 17 al 27 giugno anche il tricolore azzurro sventolerà tra le 16 bandiere che orneranno Valencia e Strasburgo, grazie alle cinque vittorie consecutive ottenute dopo la prima sconfitta contro la Repubblica Ceca nel girone di qualificazione (in quell’unica finestra che si è giocata con il pubblico).

Il gruppo messo insieme da Lino Lardo ha destato all’inizio stupore, se non altro per l’esclusione, con le successive reazioni sia dell’interessata che dell’ambiente, di Giorgia Sottana. Tuttavia, ha anche mostrato un ottimo grado d’unione e, soprattutto, ha sempre mostrato un’idea di gioco molto chiara impressa dal coach nei pochi giorni in cui si sono potute allenare assieme. Il tutto, ancor più, nelle condizioni delle bolle, impegnative per tutte, in cui le azzurre si sono riuscite ad adattare al meglio in ogni situazione.

Al solito, Cecilia Zandalasini, da buona leader, ha semplicemente dimostrato una cosa: in Europa ce ne sono pochissime come lei, e migliora di anno in anno con un talento e una tecnica che fanno, e faranno, scuola anche per molti anni a venire. E potrebbe non essere l’unico nome di peso presente nella rassegna continentale, dal momento che potremmo riavere, dall’ultima annata a Georgia Tech (NCAA), Lorela Cubaj, che aveva già messo in mostra il suo ottimo bagaglio tecnico agli Europei del 2019, dove aveva tenuto alla grande con giocatrici più quotate (e pubblicizzate) di lei. A proposito di università, l’anno del ritorno in Europa (anzi, a Venezia) di Francesca Pan ha mostrato una giocatrice ormai maturata a tutti gli effetti, oltre che mortifera dall’arco. E c’è di più: ormai è davvero di nuovo vivo e presente il ritorno dell’accoppiata con Zandalasini, con cui faceva faville negli anni delle giovanili. Ma c’è ancora una fetta importante di Serie A1 per scoprire eventuali altre opzioni da aggiungere, che si possono leggere tra le righe delle riserve a casa o nel nome di Olbis Andrè, che è stata fermata dal Covid-19 nella seconda finestra.

Il prossimo passo sarà quello del sorteggio, di scena l’8 marzo. Con l’Italia ci saranno altre 15 selezioni nazionali, quasi tutte provenienti dagli Europei 2019 o, alla peggio, dal 2017. Ci sono solo un paio di eccezioni a questa regola: la Croazia, che non partecipava dal 2015, e la Bosnia-Erzegovina, assente addirittura dal 1999, per quella che è appena la terza presenza. Le favorite sono più o meno le stesse: Spagna, Francia, Turchia, Belgio, con la Serbia un gradino più indietro e la Russia (cui non sarà permesso presentarsi come tale) che sta sostanzialmente ricostruendo.

Un mese esatto, dunque, per la comprensione ulteriore del destino italiano. All’orizzonte ci sono i raggruppamenti di qualificazione ai Mondiali 2022. Passano in sei, e dopo tanti episodi e momenti sfortunati (Italia-Grecia del 2009, il quarto Italia-Serbia del 2013 e Italia-Lettonia del 2017) sarebbe anche il caso di riprendersi quanto il destino ha lasciato in sospeso. Non è una missione facile, ma è una missione possibile.

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Credit: Ciamillo

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