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Basket femminile, le convocate dell’Italia ai raggi X per Danimarca e Romania
Ci stiamo avvicinando agli ultimi match che l’Italia dovrà affrontare per le qualificazioni agli Europei femminili. Danimarca giovedì e Romania sabato sono le ultime due fatiche prima della conclusione di un percorso iniziato con l’incertezza e proseguito con due bei colpi prima proprio contro le rumene e poi contro la Repubblica Ceca. Andiamo a vedere, in breve, come sta andando la stagione delle azzurre chiamate da Lino Lardo.
BEATRICE ATTURA
Non sono solo le due partite di Riga ad aver provocato la conferma della romana con pedigree cestistico texano. 7.6 i suoi punti di media in campionato, dove c’è abbastanza abbondanza nei ruoli di 1 e 2 da permetterle di gestirsi lei e farsi gestire da Giampiero Ticchi in vista degli appuntamenti importanti. Poche fiammate negli ultimi tempi, ma sa esattamente come e quando farsi notare.
MARTINA BESTAGNO
In Italia numeri leggermente in calo per la pivot della Reyer, ma dopo una prima parte di stagione vissuta a livelli veramente alti è pur comprensibile. Fino ad ora sono 13.5 i suoi punti di media nel massimo campionato, una media che è la migliore della sua carriera e che giunge all’apice di un percorso di maturazione lenta, ma costante.
DEBORA CARANGELO
La sua stagione da totem di sicurezza in cabina di regia a Venezia la sta continuando efficacemente, senza farsi fermare neppure da un paio di gare di stop. 11.5 punti, 4.3 rimbalzi, 3.8 assist fino a questo momento per lei, che sta guidando il club orogranata in questa lunga serie da 24 vittorie tra Supercoppa, campionato ed EuroCup. E a Riga ha dato un contributo davvero importante.
SABRINA CINILI
Che non stia trovando vena realizzativa allo stesso modo rispetto agli anni passati è evidente, così come è evidente una lenta, ma inesorabile crescita di condizione. Equilibratrice anche lei, ha una buona arma segreta chiamata tiro da oltre l’arco, anche se in campionato fino ad ora ha funzionato (molto) a intermittenza. Per ruolo, in Nazionale non è facile da sostituire, e non per caso Lardo a Riga le ha concesso tanto spazio.
MARTINA CRIPPA
Come sempre, vietato guardare le sue statistiche offensive: una volta che s’incolla a una giocatrice nella metà campo difensiva, per la malcapitata cominciano i problemi. Sempre. Senza dimenticare mai l’aspetto della grinta. In quintetto base difficilmente la si vede, ma in uscita dalla panchina scombina un discreto numero di piani con comodità.
VALERIA DE PRETTO
5.9 punti di media in A1 finora per lei, che nelle rotazioni di Pierre Vincent a Schio ha quel tipo di ruolo che la porta spesso e volentieri a stare in campo per metà gara senza dover necessariamente avere responsabilità verso il canestro. I numeri non sono dalla sua parte, ma, come si sa, ridurre questo sport a una questione di numeri vuol dire trattarlo male.
JASMINE KEYS
Doveva esserci Olbis Andrè, ma il cambio è stato effettuato in quanto quest’ultima è stata trovata positiva al Covid-19 (andando subito in isolamento). Giocatrice da sempre simbolo di anima dello spogliatoio per il sorriso che vi porta, sta viaggiando a 7.4 punti e 5.2 rimbalzi di media in Serie A1, in quello che è un processo di maturazione che sta tuttora continuando per l’ala vicentina.
SARA MADERA
Lei e Marida Orazzo stanno letteralmente reggendo in piedi quasi da sole tutta Broni, una Broni che gioca quasi senza straniere in campionato eppure lotta per tenersi fuori dalla zona playout. Una volta preso contatto con la realtà biancoverde ha deciso di non fermarsi più: 14.4 punti di media, cui aggiunge 7.4 rimbalzi e un dato che ha la sua utilità: il 38% da tre.
SAMANTHA OSTARELLO
A Campobasso ormai è il totem, e avrebbe potuto tornare utile alla causa azzurra anche a Riga, se non fosse stata fermata da un piccolo infortunio che l’ha tenuta fuori in entrambe le partite. E’ pronta a riscattarsi proprio nel momento in cui sembra essere ritornata in forma, dopo un breve momento di appannamento. Resta da capire quali scelte farà Lino Lardo dovendo alternarla, nel ruolo di passaportata, con Nicole Romeo.
FRANCESCA PAN
L’Umana Reyer ha puntato sul suo ritorno e lei ha risposto presente, e anche in Nazionale ha fatto ampiamente il suo. Con la Romania, se c’è stata la fuga immediata il merito è risultato essere solo e soltanto suo, in un primo quarto di pura onnipotenza dall’arco. Viene da un paio di buone partite a Broni e contro Lucca.
ELISA PENNA
A Venezia viaggia su numeri praticamente identici a quelli dell’annata scorsa per punti e rimbalzi (8.1 e 3.1), ma ha messo insieme qualche assist in più, senz’altro anche frutto di un tipo di gioco che alla Reyer favorisce quest’aspetto. Non per forza è deputata alla fase realizzativa, ma ha quel ruolo spesso di equilibrio che aiuta, oltre a una media da tre punti del 53% che è la migliore di sempre in carriera.
NICOLE ROMEO
13.1 punti e 3.2 assist fino ad ora nella stagione ragusana per la giocatrice che, dall’Australia, ha fatto un lungo percorso prima di arrivare dalle nostre parti. Questa stagione non l’ha vissuta su alti particolari, tranne rari casi, ma è sempre stata costante agli ordini di coach Gianni Recupido, potendo anche contare su un interessante reparto piccole. Senza dimenticare che è vicina al 50% dall’arco.
COSTANZA VERONA
Avrebbe dovuto esserci lei anche nella bolla precedente, ma il focolaio di Covid-19 all’interno del Geas Sesto San Giovanni l’ha bloccata. Poco male: maglia azzurra solo rinviata, per lei che è una delle giocatrici che meglio interpretano, ad oggi, il ruolo di play in Italia. Non bisogna fermarsi agli 11.4 punti e 4 assist di media: basta vederla giocare e dettare i ritmi per comprenderla.
CECILIA ZANDALASINI
Viaggiare a oltre 10 punti di media in un roster di star WNBA, come è quello del Fenerbahce, che include anche la seconda scelta dell’ultimo draft (la tedesca Satou Sabally) non è cosa da tutti. “Zanda” ci riesce, perché quel livello di gioco sa cos’è e l’ha raggiunto, ed in Eurolega si fa rispettare. Faro azzurro senza se e senza ma, quando conta c’è sempre. E se non segna, sa come rendersi utile.
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Credit: Ciamillo