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Basket femminile, Qualificazioni Europei 2021: Italia, con la Danimarca per la quarta vittoria

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L’Italia si presenta al via della finestra di Istanbul con le ultime due partite delle qualificazioni agli Europei 2021 davanti agli occhi. Sono Danimarca e Romania le due squadre che le azzurre affronteranno, e si comincerà proprio dalle scandinave, domani alle 19:00 all’Ahmet Comert Sports Hall del distretto di Bakirköy.

La Danimarca è stata l’ultima avversaria affrontata dalla Nazionale (con succesos per 72-82) in condizioni di pubblico normale, dal momento che tutto il resto del programma è stato modificato per l’evoluzione della pandemia di Covid-19. Dai timori precedenti la bolla di Riga si entra in quella di Istanbul con parecchia sicurezza, e un gruppo che Lino Lardo sta provando a collaudare in vista dell’appuntamento europeo, che qualificherà, lo ricordiamo, per i tornei di qualificazione ai Mondiali di Australia 2022. Saranno le prime sei della rassegna continentale a giocarli, in quella che è una novità rispetto al meccanismo del passato, che inseriva Europei e affini nel ruolo di qualificazione per la manifestazione iridata.

Si arriva con un paio di modifiche rispetto al roster andato in Lettonia: Costanza Verona, ormai una realtà solidissima del playmaking in Italia con la maglia del Geas Sesto San Giovanni, e Jasmine Keys sostituiscono Laura Spreafico e Olbis Andrè. La prima è una scelta tecnica (e Verona avrebbe dovuto far parte anche della squadra di Riga, ma il focolaio di Covid nel club rossonero le impedì di essere presente), la seconda è stata resa necessaria dalla positività al coronavirus della lunga ex Battipaglia, producendo l’effetto di un cambio totalmente interno a Schio.

Saranno i due blocchi preminenti, quelli del Famila e quello della leader Reyer Venezia, a proporre le chiavi fondamentali della partita, vista anche la presenza di un collaudato asse play-pivot (Carangelo-Bestagno, con l’inserimento ben riuscito di Attura in questo senso nella costruzione del gioco). Molto, però, resta sempre nelle mani di Cecilia Zandalasini, che quando entra nella partita per azzannarla, lo fa senza particolari problemi. Nella memoria delle azzurre c’è senz’altro la partita d’andata, che fu molto più complicata del previsto anche a causa di una validità della selezione danese più elevata della media delle quarte (o terze, a seconda dei gironi) squadre dei raggruppamenti.

La Danimarca ha una squadra quasi del tutto autoctona, fatta eccezione per due elementi, Maria Jespersen e Sofie Tryggedsson Preetzmann, entrambe di scena in Spagna, ma in Liga Femenina 2 (la seconda serie, in sostanza), e con alterne fortune: l’una, ala, gioca nel Leganes (14 vinte su 14 nel girone B) e sfiora i 14 punti di media, l’altra, guardia, è appena sotto i 10 in un club che ha vinto 5 partite su 18 finora.

Delle altre, molte provengono dai blocchi di BMS Herlev Wolfpack e Hørsholm 79ers, compresa quella Gritt Ryder che fu un problema per le azzurre all’andata. Sono presenti un po’ tutte le leader statistiche del campionato danese, che consta di cinque squadre nella sua lega maggiore. E’ anche una squadra giovane, con un possibile futuro davanti: la miglior realizzatrice del campionato locale ha 19 anni ed è Malene Lind Pedersen, che viaggia a 18.8 punti di media con l’Åbyhøj IF mentre la sua compagna Alberte Rimdal viaggia con il 46% da tre. L’altra 2002 Laura Ziegler cattura 11.8 rimbalzi di media, ma soprattutto è l’attuale MVP della stagione con una media di 22.1 di valutazione. Le mani da cui passeranno molti palloni saranno quelle della 1993 Anna Seilund, che nella sua terra, con la maglia del BK Amager, ne distribuisce 5.7 ad allacciata di scarpe.

E c’è un ulteriore particolare da non sottovalutare: la Danimarca ha battuto la Romania, e anche nettamente, nell’ultima bolla. Certo, le rumene erano senza la naturalizzata più importante, Ashley Walker, in passato protagonista anche nel campionato italiano, ma è ugualmente un risultato di grande effetto, ottenuto con una spettacolare prova da 35 punti proprio di Jespersen, che ha un passato anche nel mondo NCAA.

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Credit: Ciamillo

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