Basket, Qualificazioni Europei 2022: Italia, Meo Sacchetti fa riposare Della Valle e Tessitori per la seconda con la Macedonia del Nord

Meo Sacchetti cambia nuovamente le carte in tavola dopo la sconfitta dell’Italia con l’Estonia nella bolla di Perm. Nell’ultima sfida delle qualificazioni agli Europei 2022, gli azzurri sfideranno per la seconda volta la Macedonia del Nord, già superata tre giorni fa nell’incontro che si sarebbe dovuto giocare a Tallinn.

Per questa occasione, i due tra i 14 a disposizione del coach azzurro che resteranno a riposo saranno i due Amedeo, Della Valle e Tessitori. Di conseguenza, ecco il roster:

#0 Marco Spissu (1995, 184, P, Banco di Sardegna Sassari)
#7 Leonardo Candi (1997, 190, G, UNAHOTELS Reggio Emilia)
#13 Tommaso Baldasso (1998, 191, P, Fortitudo Lavoropiù Bologna)
#17 Giampaolo Ricci (1991, 202, A, Virtus Segafredo Bologna)
#18 Matteo Spagnolo (2003, 193, P, Real Madrid – Spagna)
#22 Giordano Bortolani (2000, 193, G, Germani Brescia)
#24 Filippo Baldi Rossi (1991, 207, A/C, UNAHOTELS Reggio Emilia)
#31 Michele Vitali (1991, 196, G, Brose Bamberg – Germania)
#41 Simone Zanotti (1992, 208, A, Carpegna Prosciutto Pesaro)
#44 Davide Alviti (1996, 200, A, Allianz Pallacanestro Trieste)
#45 Nicola Akele (1995, 203, A, De’ Longhi Treviso)
#50 Gabriele Procida (2002, 200, G/A, Acqua S. Bernardo Cantù)

Gli azzurri sono in predicato di terminare il raggruppamento al primo posto, mentre i macedoni hanno bisogno di vincere per coltivare le poche, residue speranze di qualificazione agli Europei del 2022. La manifestazione continentale, peraltro, si sarebbe dovuta tenere quest’anno, ma con lo spostamento delle Olimpiadi al 2021 tutto il calendario FIBA ha subito importanti cambiamenti.

Quello di domani sarà l’ultimo impegno ufficiale dell’Italia prima dell’inizio del Preolimpico, e più precisamente di venerdì 30 giugno, giorno in cui l’Italia entrerà alla Beogradska Arena (oggi Stark Arena) per sfidare il Senegal nella prima partita del gironcino che comprende Porto Rico. All’orizzonte c’è la Serbia.

Credit: Ciamillo