Biathlon
Biathlon, Dorothea Wierer e i Mondiali a Pokljuka da archiviare: voltare pagina, si pensa alla top-5 in Coppa del Mondo
No, non sono stati i Mondiali dell’Italia quelli andati in scena a Pokljuka (Slovenia). Le zero medaglie per il movimento del biathlon italiano sono qualcosa da rimarcare perchè dall’edizione 2012 a Ruhpolding (Germania) che una cosa del genere non si veniva a creare ed è dunque necessaria una riflessione su quello che non è andato per non ripetere gli stessi errori.
Certo, stagione particolare: il Covid ci ha messo lo zampino e in secondo luogo la vigilia della rassegna iridata è stata un po’ tribolata per alcuni a causa di uno stato di salute non perfetto. Il riferimento è alle due punte azzurre Dorothea Wierer e Lukas Hofer, che hanno dovuto fare i conti con una situazione non ideale e indubbiamente condizionante nel loro incedere sulle nevi slovene. E poi, giova ricordarlo, ci sono anche gli avversari e non si gareggia da soli…
Per “Doro”, in particolare, una campionato iridato concluso con un ottavo posto nella mass start, in una specialità che negli ultimi due Mondiali l’aveva vista salire sul podio (oro a Östersund nel 2019 e argento ad Anterselva nel 2020). Il bilancio di Wierer è chiaramente negativo, ma diciamo che la campionessa altoatesina ci aveva un po’ viziato con le sue prestazioni fenomenali. Le 10 medaglie mondiali (3 ori, 4 argenti e 3 bronzi) restano e non si cancellano per una rassegna nella quale la forma non era ottimale e il tiro l’ha tradita, ricordando quanto accaduto soprattutto nella single mixed.
Gli errori al poligono sono stati, ancor più della velocità sugli sci stretti, quello che non è andato per il verso giusto, ma resta il fatto che nella peggiore edizione dei Mondiali per Wierer una Coppa di specialità è arrivata, ovvero quella dell’individuale (prova nella quale si era imposta in Coppa del Mondo a Kontiolahti e in cui a Pokljuka è giunta nona).
Si deve voltare pagina e, stando a quanto riferito dall’atleta, puntare alla chiosa nella top-5 della classifica generale. Un riscontro non certo trascurabile in un’annata così problematica. La condizione fisica, dopo il brutto raffreddore che l’ha frenata alla vigilia di questa competizione mondiale, è in crescendo e già dall’appuntamento di Nove Mesto (Repubblica Ceca), dove “Doro” conquistò tra l’altro la sua prima medaglia iridata, l’obiettivo è quello di invertire il trend negativo.
Foto: LaPresse