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Biathlon, individuale maschile Mondiali Pokljuka 2021. Per le medaglie serve la perfezione al tiro. Gli azzurri ci provano!

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I Mondiali di Pokljuka 2021 sono arrivati al proprio giro di boa e, a partire dalla giornata odierna, entrano nella propria seconda metà. A partire dalle ore 14.30 del 17 febbraio si assegna il XLVIII titolo iridato maschile dell’individuale, unico format inserito nel programma di Mondiale, la cui edizione inaugurale si è disputata nel lontano 1958.

STAGIONE 2020-2021
Nella stagione in corso si sono disputate 2 individuali in cui si sono imposti due atleti diversi e sono complessivamente saliti sul podio cinque differenti uomini.

Il 28 novembre a Kontiolahti si è affermato Sturla Holm Lægreid davanti a Johannes ed Erik Lesser.

Il 22 gennaio ad Anterselva invece ha primeggiato Alexander Loginov, precedendo Sturla Holm Lægreid e Quentin Fillon Maillet.

Dunque sinora sul podio delle individuali hanno sventolato le bandiere di quattro nazioni, con la Norvegia che ha occupato la metà dei sei grandini a disposizione 3 (1-1-0). Un piazzamento nella top-three a testa per Russia (1-0-0), Germania (0-0-1) e Francia (0-0-1).

Per quanto riguarda l’Italia, il miglior risultato è un posto ottenuto da Lukas Hofer in quel di Anterselva, dove ha mancato il podio per un solo decimo!

Questi i piazzamenti di tutti gli azzurri impegnati finora durante l’inverno nelle 20 km:
HOFER Lukas: 20 – 4
BIONAZ Didier: 42 – 13
GIACOMEL Tommaso: X – 59
BRAUNHOFER Patrick: 71 – X
WINDISCH Dominik: X – 72
BORMOLINI Thomas: X – 83
La “X” indica assenza.
L’ordine delle competizioni è Kontiolahti, Anterselva.

STORIA
Chi si è avvicinato solo di recente al biathlon si potrebbe chiedere perché questa gara venga denominata “individuale” quando in realtà anche sprint, inseguimento e mass start sono a loro volta prove individuali. Ebbene, fino alla metà degli anni ’70 questa era l‘unica competizione esistente riservata ai singoli. Pertanto chiamarla “individuale” era sufficiente per distinguerla dalla staffetta!
Nonostante la definizione di “Individuale” sia ancora quella ufficialmente riconosciuta dall’Ibu, tra gli addetti ai lavori, per evitare confusione, si tende a chiamare questo format usando anche il numero riferito al chilometraggio. Quindi “Venti” per gli uomini e “Quindici” per le donne.

Sino a oggi sono trentacinque i biathleti capaci di laurearsi campioni del mondo dell’individuale. Fra di essi, il solo Martin Fourcade è stato in grado di conquistare 4 ori iridati, di cui peraltro tre consecutivi (2013, 2015, 2016, 2020).
Sono invece tre i campioni del mondo dell’individuale attualmente in attività. Si tratta del norvegese Tarjei Bø (2011), dello sloveno Jakov Fak (2012) e del tedesco Arnd Peiffer (2019).

Si contano sette uomini attualmente in azione ad aver già conquistato una medaglia mondiale in questo format e tre di loro hanno bissato un podio iridato:
2 – FAK Jakov [CRO/SLO] (Oro 2012; Bronzo 2009)
2 – BØ Tarjei [NOR] (Oro 2011; Bronzo 2019)
2 – MORAVEC Ondrej [CZE] (Argento 2017; Bronzo 2015)
1 – PEIFFER Arnd [GER] (Oro 2019)
1 – ILIEV Vladimir [BUL] (Argento 2019)
1 – BØ Johannes [NOR] (Argento 2020)
1 – EDER Simon [AUT] (Bronzo 2016)
Curiosamente Fak è andato a medaglia con due bandiere diverse. Nel 2009 rappresentava ancora la nativa Croazia, prima di diventare sloveno a partire dall’annata 2010-11.

A proposito di nazioni. Ormai siamo nel 2021, ma la più blasonata è ancora oggi la defunta Unione Sovietica, con 10 affermazioni. Segue il movimento tedesco a quota 9 (5 marchiati DDR e 4 dopo la riunificazione). Ha vinto 8 volte la Norvegia, mentre la Finlandia e la Francia si sono imposte in 6 occasioni. Infine, si conta 1 singolo successo per Austria, Repubblica Ceca, Italia, Polonia, Russia, Slovenia, Svezia e Stati Uniti.
Curioso quindi notare come dopo il crollo dell’Urss, per decenni dominatrice in questo format, sia arrivata una sola affermazione di una Repubblica nata dal disfacimento dell’Impero comunista. Peraltro quella vittoria è molto lontana nel tempo, poiché è datata 1996.

Sono diciotto i Paesi ad aver raccolto almeno una medaglia iridata nell’individuale. In questa graduatoria l’Unione Sovietica è stata eguagliata solo nel 2020 dalla Norvegia.
26 (10-10-6) – URSS
26 (8-8-10) – NORVEGIA
24 (9-9-6) – GERMANIA [All-Inclusive]
15 (6-3-6) – FINLANDIA
8 (6-1-1) – FRANCIA
8 (1-2-5) – AUSTRIA
6 (1-3-2) – RUSSIA
6 (1-1-4) – REP.CECA [All-Inclusive]
5 (0-2-3) – BIELORUSSIA
4 (1-3-0) – POLONIA
4 (1-1-2) – SVEZIA
3 (1-2-0) – STATI UNITI
1 (1-0-0) – ITALIA
1 (1-0-0) – SLOVENIA
1 (0-1-0) – ROMANIA
1 (0-1-0) – BULGARIA
1 (0-0-1) – CROAZIA
1 (0-0-1) – LETTONIA

Dunque l’Italia si è tolta una sola soddisfazione, seppur enorme. Infatti l’unica medaglia azzurra porta la firma di Andreas Zingerle, che l’11 febbraio 1993 a Borovetz si mise al collo l’oro precedendo i russi Sergey Tarasov e Sergei Tchepikov.

Foto: La Presse

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