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Biathlon, inseguimento maschile Mondiali Pokljuka 2021. Format maledetto per l’Italia e per Johannes Bø

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La quarta delle dodici gare in programma ai Mondiali di Pokljuka 2021 sarà l’inseguimento maschile, che comincerà alle ore 13.15 di domenica 14 febbraio 2021. La competizione assegnerà il proprio XX titolo iridato, in quanto il format è stato ideato a metà anni ’90 e ha fatto il proprio ingresso nel programma della rassegna iridata a partire dal 1997.

STAGIONE 2020-2021
Nella stagione in corso si sono disputati 4 inseguimenti in cui si sono imposti tre atleti diversi e sono complessivamente saliti sul podio otto differenti uomini.

L’unico capace di primeggiare in più di un’occasione è stato Sturla Holm Lægreid, il quale ha raccolto 2 successi (Hochfilzen II, Oberhof). Inoltre vantano 1 affermazione Sebastian Samuelsson (Kontiolahti) e Quentin Fillon Maillet (Hochfilzen I).

Quattro uomini hanno raccolto 2 podi. Si tratta di Sturla Holm Lægreid (2-0-0), Emilien Jacquelin (0-2-0), Johannes Dale (0-1-1) e Johannes (0-0-2). Oltre alla vittoria, Sebastian Samuelsson e Quentin Fillon Maillet non si sono mai ripresentati nella top-three. Fabien Claude ha ottenuto un secondo posto; mentre Tarjei si è attestato una volta in terza piazza.

Alla luce di quanto esposto, sinora sul podio delle sprint hanno sventolato le bandiere di sole tre nazioni. La graduatoria è dominata dalla Norvegia con 7 (2-1-4) seguita dalla Francia a 4 (1-3-0), a quota 4. L’unica a essersi inserita in questo duopolio è la Svezia (1-0-0).

Per quanto riguarda l’Italia, il miglior risultato è un 5° posto ottenuto da Lukas Hofer in quel di Oberhof.

Questi i piazzamenti di tutti gli azzurri impegnati finora durante l’inverno negli inseguimenti:
HOFER Lukas: 16 – 17 – 26 – 5
WINDISCH Dominik: DNQ – 51 – 28 – 21
BORMOLINI Thomas: DNQ – 25 – 36 – 24
BIONAZ Didier: DNQ – 42 – 19 – 58
GIACOMEL Tommaso: X – X – X – 34
BRAUNHOFER Patrick: DNQ – DNQ – X – X
“DNQ” indica che l’atleta, pur prendendo parte alla sprint, non si è qualificato per l’inseguimento.
La “X” indica assenza.
L’ordine delle competizioni è Kontiolahti, Hochfilzen I, Hochfilzen II, Oberhof.

STORIA
Sino a oggi sono undici i biathleti capaci di laurearsi campioni del mondo dell’inseguimento. Fra di essi, un tandem è stato capace di issarsi a quota 4 ori iridati. Lo compongono il norvegese Ole Einar Bjørndalen (2005, 2007, 2008, 2009) e il francese Martin Fourcade (2011, 2012, 2016, 2017).
Sono invece tre i campioni del mondo attualmente in attività. Si tratta del tedesco Erik Lesser (2015), dell’ucraino Dmytro Pidruchnyi (2019) e del francese Emilien Jacquelin (2020).

Invece si contano sette uomini in azione ad aver già conquistato una medaglia mondiale in questo format. La graduatoria è capitanata Johannes Bø, il quale si è incredibilmente fermato per tre volte all’argento senza mai imporsi!
3 – BØ Johannes Thingnes [NOR] (Argento 2017, 2019, 2020)
2 – BØ Tarjei [NOR] (Bronzo 2011, 2015)
1 – PIDRUCHNYI Dmytro [UKR] (Oro 2019)
1 – LESSER Erik [GER] (Oro 2015)
1 – JACQUELIN Emilien [FRA] (Oro 2020)
1 – FILLON MAILLET Quentin [FRA] (Bronzo 2019)
1 – LOGINOV Alexander [RUS] (Bronzo 2020)

Volgendo lo sguardo alle nazioni, è interessante notare come non ve ne sia una che spicca in maniera decisa. Infatti ben tre Paesi si sono issati a quota 5 successi. Si tratta di Norvegia, Germania e Francia. La Russia si è imposta 3 volte, mentre chiude con 1 affermazione l’Ucraina.

Sono solo sette le nazioni capaci di raccogliere almeno una medaglia iridata nell’inseguimento. D’altronde le quattro superpotenze storiche della disciplina godono, in questo format, di una supremazia impressionante.
Lo testimonia il fatto di aver arpionato complessivamente 54 delle 57 medaglie messe in palio sinora, pari al 94,7% del totale!
19 (5-7-7) – NORVEGIA
13 (3-7-3) – RUSSIA
12 (5-3-4) – FRANCIA
10 (5-1-4) – GERMANIA
1 (1-0-0) – UCRAINA
1 (0-1-0) – SVEZIA
1 (0-0-1) – FINLANDIA

Dunque è triste notare come, a dispetto della messe di medaglie arrivata nelle sprint tra il 1996 e il 2001, l’Italia non sia mai riuscita a confermare un proprio atleta nella top-three del pursuit, né a realizzare rimonte da lontano. Il miglior piazzamento di un azzurro in un inseguimento iridato è il posto di Patrick Favre nel 1997.

In 8 casi* (42,1%) si è assistito al back-to-back, ovvero l’atleta vincitore dell’oro nella sprint ha poi conquistato anche quello dell’inseguimento. Invece in 13 occasioni* (68,4%) il titolo iridato del pursuit è andato a un uomo salito sul podio nella prova su due poligoni.
* Nel 1998 l’inseguimento di Pokljuka assegnò titolo mondiale (all’epoca il format non era compreso nel programma dei Giochi olimpici) e il russo Vladimir Dratchev vinse partendo con il pettorale numero 1. Pertanto il successo è considerato back-to-back nonostante la sprint del giorno precedente avesse valore solo per la Coppa del Mondo.

L’atleta peggio classificato nella sprint capace di vincere l’oro iridato del pursuit è il russo Viktor Maigourov, impostosi nel 1997 con il pettorale numero 12. Per quanto riguarda le medaglie, Invece, la rimonta più imponente è quella del finlandese Paavo Puurunen, bronzo nel 2003 partendo con il numero 21.

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Foto: La Presse

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