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Biathlon
Biathlon, la Norvegia si prende lo scettro della staffetta femminile ai Mondiali 2021. Italia nona
La Norvegia rispetta il pronostico imponendosi con merito nella staffetta femminile dei Mondiali 2021 di biathlon. A Pokljuka (Slovenia) funziona la decisione dei tecnici di stravolgere l’ordine delle frazioniste (Tandrevold, Eckhoff, Lien, Roeiseland) che si mettono al comando da subito e non mollano di fatto più la presa. Undici ricariche complessive per le vincitrici, che chiudono con 9″ di vantaggio sulla Germania, autrice di una strepitosa rimonta da lontano, in particolare con una Franziska Preuss da MVP in quarta frazione. La ventiseienne bavarese ripara alla prova non perfetta delle compagne (Hinz, Hettich, Herrmann) e beffa in volata l’Ucraina (Merkushyna, Dzhima, Blashko, Pidhrushna) che replica il bronzo dell’anno scorso.
Quarta posizione per un’ottima Bielorussia (Kryuko, Alimbekava, Sola, Kruchinkina) che ha lottato per il podio dall’inizio alla fine salvo poi doversi arrendere al recupero della Germania da dietro, chiudendo a 28″ dopo essersi rialzata negli ultimi metri. Quinta a 48″ e fuori dalle medaglie anche la Svezia (Skottheim, Persson, Elvira Oeberg, Hanna Oeberg), oggi mai nelle zone alte della corsa e sicuramente molto delusa dalla mancata medaglia. Una commovente Polonia ha disputato la prova perfetta e tenuto testa alle avversarie con coraggio, salvo poi arrendersi nel finale e chiudere sesta a 52″, davanti all’Austria e alla Francia, l’altra debacle di giornata solo ottava.
Nona piazza finale per il quartetto azzurro che aveva iniziato molto bene con un lancio aggressivo e perfetto di Lisa Vittozzi, salvo poi sprofondare nelle frazioni centrali di Michela Carrara e Federica Sanfilippo. A nulla è servita una buona Dorothea Wierer a chiudere, chiamata solamente a un allenamento in vista della massa di domani. L’Italia chiude con nove ricariche utilizzate, di cui zero di Wierer e Vittozzi, a 1’28”.
La cronaca
Inizio controllato da parte del gruppo che imposta un ritmo molto basso come spesso accade in questo tipo di gara. Vittozzi si mantiene nelle posizioni di testa pur senza andare in testa e si arriva alla prima serie tutte compatte. L’italiana è la più rapida e veloce a coprire i bersagli ed esce addirittura con margine rispetto a Germania, Russia, Norvegia e Francia. Perdono qualcosa in più Svezia e Bielorussia, costrette alle ricariche multiple. Vittozzi molto brillante non si fa raggiungere e anzi incrementa il margine su tutte, compresa Tandrevold che decide di tirare le inseguitrici. Italia prima della serie in piedi con 10″ su tutti, un margine che viene ulteriormente ampliato con altri 5 bersagli coperti in temi rapidi. Bene Russia, Germania e Francia che però pagano 18″ dalla testa, Svezia già a 38″ in compagnia della Bielorussia. Ultimo giro ancora di carattere di Vittozzi che cambia con 16″ su Tandrevold e 18″ su Hinz, poi Ucraina e Francia con Pavlova molto in difficoltà nel finale a 40″ insieme alla Bielorussia di Kryuko. Svezia addirittura a 58, avvio perfetto.
Carrara positiva nel primo giro, mantiene su tutte le avversarie tranne naturalmente Eckhoff che in un batter d’occhio si riporta sulle sue code e si permette il lusso di sparare insieme all’azzurra. Francia in rimonta con Chevalier alla quale non resta attaccata Hettich. Doppio errore per Eckhoff che però rapida si porta in testa con 6″ su un’ottima Chevalier e su Dzhima. Carrara si salva alla terza ricarica dopo un poligono oltretutto molto lento che la risucchia in quinta posizione insieme alla Bielorussia e poco davanti alla Germania di una stranamente imprecisa Hettich. Svezia ancora oltre il minuto. Chevalier è l’unica che tiene il passo di Eckhoff nella prima parte del giro mentre Dzhima perde terreno. Carrara resta con Alimbekava mentre Hettich arretra. La serie in piedi della leader è buona nonostante una ricarica, e la Norvegia resta in testa con 12″ sulla Francia, poi Bielorussia di una super Alimbekava e Ucraina. Carrara con un errore viene ripresa da Hettich e insieme ripartono a 40″. Un ultimo giro impressionante del pettorale giallo femminile, in contemporanea col crollo verticale di Chevalier, permette alla Norvegia di cambiare con 25″ su Bielorussia, Ucraina e la sorprendente Polonia. Francia a 31″, Germania a un minuto raggiunta dalla Svezia di Persson, Carrara a 6″ da queste.
Sola va all’in e sbriciola il suo ritardo rispetto a Lien, l’atleta a rischio della Norvegia. Blashko e Zuk restano invece sui tempi del cambio, così come Chloe Chevalier per la Francia. Anche Herrmann prova a partire forte, Elvira Oeberg non riesce a tenere il suo passo mentre Sanfilippo non benissimo perché perde da tutte. Lien però resta calma al poligono per quattro bersagli, manca l’ultimo ma utilizza bene la ricarica. Sola riparte a 8″, Ucraina a 17″ davanti alla Polonia, Francia a 31″ mentre Herrmann in enorme crisi si deve salvare all’ultimo ma sprofonda, in compagnia di Sanfilippo che ne ha mancati due. Il secondo giro della frazione è quello dell’aggancio per la Bielorussia sulla Norvegia. L’Italia in grande difficoltà scende a un minuto e trenta di ritardo, prima del poligono in piedi. Le due di testa sentono molto la pressione e sbagliano due volte, Blashko le porta a scuola e si porta in testa con 5″ sulla Bielorussia, 10″ sulla Norvegia e sulla Polonia che resta attaccata al podio. Francia a 26″ ancora in corsa. Poligono perfetto di Elvira e Herrmann che provano a tenere duro e pagano 54″ insieme, Sanfilippo a 1’40” dopo un altro 5/7. Lien però reagisce e fa il vuoto nell’ultimo giro, consegnando le chiavi della gara a Roeiseland con 9″ su Polonia e Bielorussia, Ucraina a 23″ dopo un finale di grande crisi di Blashko,Germania che ha raggiunto la Francia a 43″, 10″ davanti a Elvira. Wierer parte undicesima a 1’43”.
Roeiseland parte controllata ma guadagna comunque su Kruchinkina e Maka, mentre Hanna Oeberg si è riportata sul treno di Francia e Germania con un avvio sprint. Dorothea giustamente non forza e procede con un passo controllato. Roeiseland apre con tre errori e riapre la gara a sorpresa, anche Kruchinkina in crisi e ancora una volta da lontanissimo è l’Ucraina a emergere tra gli errori, riportandosi sulle code della norvegese che si salva. 8″ di ritardo per Maka che mantiene vive le speranze della Polonia, poi Preuss riporta la Germania incredibilmente a 20″ dalla testa, vincendo nettamente il duello con Oeberg e Simon. Zero rapido di Wierer che si ritrova improvvisamente a 1’10”. Roeiseland scappa via non a sorpresa, mentre Kruchinkina e Maka restano insieme cacciate da un’aggressiva Preuss. Anche la Svezia tiene coi denti a poco più di 30″, poco più indietro la Francia. Pidhrushna non viene però staccata da Roeisleland e rimane in vista della leader sino all’ultimo poligono. Un errore per la norvegese che vola verso l’oro, con Preuss che si riporta in seconda posizione a 11″ in compagnia di Pidhrushna. Bielorussia a 18″ e presumibilmente ai piedi del podio, poi la Svezia quinta in solitaria che sopravanza la Polonia. Altro zero di Wierer che resta a poco più di un minuto, nona. L’ultimo giro di Pidhrushna è quello ormai consueto, riacciuffa Preuss e la stacca, mettendosi a cacciare anche la testa, da lontano. L’ucraina esagera e crolla però negli ultimi metri, la Preuss si prende l’argento a sorpresa, con la Bielorussia che nonostante un’ottima prova rimane a secco di medaglia. Italia nona non distante dalla Francia.
Foto: LaPresse