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Biathlon, Mondiali 2021: le speranze di medaglia dell’Italia. Quali sono le gare iridate con più possibilità di salire sul podio?

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Tutti i protagonisti del massimo circuito del biathlon stanno affilando le armi in vista di quello che sarà il principale appuntamento dell’inverno, ovvero i Mondiali di Pokljuka. Dal 10 al 21 di febbraio la località slovena sarà teatro delle dodici competizioni che assegneranno un totale di 36 medaglie iridate. Quali sono le principali speranze dell’Italia durante l’imminente rassegna? E quali sono le gare in cui gli azzurri hanno più possibilità di salire sul podio? Proviamo a dare una risposta a tali quesiti, basandoci sui risultati delle prove andate in scena tra novembre e gennaio. Vale la pena di ricordare che le ultime due edizioni dei Mondiali sono state particolarmente soddisfacenti per il movimento tricolore. Infatti a Östersund 2019 arrivarono 2 ori, 2 argenti e 1 bronzo; invece ad Anterselva 2020 sono stati arpionati 2 ori e 2 argenti. Sarà possibile fare altrettanto anche a Pokljuka 2021?

Allo scopo di classificare le gare, utilizzeremo la cosiddetta “Scala Ambesi”, che divide le competizioni in una gradazione da 5 stelle a 1 stella sulla base delle aspettative dell’Italia:
★★★★★Se non si vince la medaglia d’oro, si è delusi.
★★★★ – Se non si conquista una medaglia, si è delusi.
★★★ – Si può andare a medaglia, ma se non la si ottiene, non può comunque essere ritenuta una delusione.
★★ – L’obiettivo è classificarsi tra i primi otto. Per andare a medaglia serve un miracolo.
★ – Nessuna possibilità di medaglia.

Dunque, alla luce di quanto appena esposto, si può immediatamente affermare che tutte le gare del settore maschile possano essere considerate a 3 stelle. Infatti tra gli uomini l’Italia partirà con la possibilità di andare a podio in ogni competizione, ma al tempo stesso non si potrà essere delusi se non dovesse arrivare neppure una medaglia. D’altronde la concorrenza è estremamente agguerrita e Lukas Hofer, indubbiamente la carta da podio principale a livello individuale, si troverà a fronteggiare almeno una dozzina di avversari in grado di ambire con credenziali alle prime tre posizioni. Seppur senza aver fatto ingresso nella top-three in questa stagione, il trentunenne altoatesino si è piazzato ben cinque volte tra la quarta e la sesta piazza! L’augurio è di effettuare l’ultimo step proprio Pokljuka, nonostante sia storicamente un contesto ostico per gli azzurri. Lo dimostra il fatto che, sino a oggi, la località slovena abbia ospitato ben 58 gare di primo livello e solamente una di esse abbia avuto un italiano sul podio! Parliamo però di una prova dei Mondiali, quelli del 2001, quando René Cattarinussi si fregiò dell’argento nella sprint.

Francamente, è difficile immaginare qualcuno diverso da Hofer con una medaglia al collo. Finora Dominik Windisch ha faticato a entrare nei primi venti, che peraltro può essere l’obiettivo più realistico per Thomas Bormolini. Infine, non si può certo pretendere il podio da Tommaso Giacomel o Didier Bionaz. Il loro momento arriverà, ma attualmente devono ancora forgiarsi. Cionondimeno, la somma degli azzurri può fare bene in staffetta. Il quartetto italiano non parte con i favori del pronostico, ma può essere considerato a pieno diritto un outsider in chiave top-three. Con una gara perfetta e un po’ di fortuna, non sarebbe peregrino vedere la squadra tricolore chiudere tra le prime tre, come peraltro già accaduto a Oberhof.

Passiamo al settore femminile, dove tutte le speranze di medaglia appaiono concentrate su Dorothea Wierer. Per quanto leggermente regredita rispetto all’ultimo biennio, la trentenne altoatesina è comunque quarta nella classifica generale di Coppa del Mondo, ha ottenuto l’unica vittoria stagionale per l’intero movimento (l’individuale di Kontiolahti) e firmato altri due podi. Quali sono i format dove le chance di entrare nella top-three sono più elevate? Teoricamente, Wierer può andare a podio sempre e comunque, ma in alcuni casi non sarebbe deludente trovarla fuori dalle prime tre. Per esempio, la sprint va considerata una gara a 3 stelle. La Dorothea del 2020-21 ha qualcosa in meno sugli sci rispetto a tante avversarie dirette e, soprattutto, non va dimenticato come la sprint sia storicamente la competizione più ostica per le biathlete italiane, che mai sono andate a medaglia nella prova su due poligoni.

Indubbiamente ci sono molte più possibilità in ogni gara con quattro sessioni di tiro. Le prospettive dell’inseguimento sono però figlie del risultato della sprint, dunque se questa dovesse essere particolarmente negativa, condizionerebbe anche le ambizioni per il giorno successivo. Per questa ragione, per il pursuit è consigliabile utilizzare una classificazione “spuria” da 3 stelle e mezzo. Discorso diverso per individuale e mass start. Nella 15 km Wierer può far valere le sue qualità in tema di precisione e gestione dello sforzo, mentre nella partenza in linea la sua rapidità di esecuzione può fare la differenza. Dunque, in ambo i casi, la prova va considerata a 4 stelle.

Non ce ne vogliano le altre azzurre, ma i risultati parlano chiaro. Lisa Vittozzi sinora è stata l’ombra di sé stessa. Dati alla mano, la ventiseienne veneta di scuola friulana sta disputando la peggior stagione dell’ultimo quadriennio, durante la quale è entrata nella top-ten solo una volta in quindici gare. Se le premesse sono queste, non ci si può certo attendere una medaglia da parte sua. Verosimilmente partirà come outsider, soprattutto per quanto riguarda l’individuale. In tal senso, per fare bene sarà imperativo ritrovare la precisione al poligono. Il resto della pattuglia italiana non ha alcuna chance di podio e l’obiettivo massimo può essere l’ingresso nelle prime venti posizioni. Cionondimeno, la staffetta non è certo tagliata fuori. La gara può ricevere una gradazione a 3 stelle, in quanto l’Italia appartiene al ristretto novero di nazioni in grado di fiocinare la medaglia. Ci sono sicuramente quartetti che sinora in stagione hanno ottenuto risultati migliori, ma il team tricolore parte subito a ridosso delle favorite.

Infine, capitolo gare miste. La staffetta 4×6 km è sicuramente una prova 4 stelle. Norvegia a parte, non si vedono compagini superiori a quella azzurra. Invece la prova a coppie va inserita nella categoria 3 stelle, in quanto si annuncia molto “nervosa” e tirata dove può succedere davvero di tutto. Il tandem Wierer-Hofer non teme confronti, ma l’equilibrio in questa prova è troppo elevato per spingersi alla quarta stella.

Ricapitolando, ecco il calendario dei Mondiali di Pokljuka 2021 con le relative possibilità di medaglia italiane.

DATA GARA POSSIBILITA’ ITALIANE
10-feb Staffetta Mista ★★★★
12-feb Sprint Maschile ★★★
13-feb Sprint Femminile ★★★
14-feb Inseguimento Maschile ★★★
14-feb Inseguimento Femminile ★★★½
16-feb Individuale Femminile ★★★★
17-feb Individuale Maschile ★★★
18-feb Single Mixed ★★★
20-feb Staffetta Femminile ★★★
20-feb Staffetta Maschile ★★★
21-feb Mass Start Femminile ★★★★
21-feb Mass Start Maschile ★★★

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Foto: La Presse

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