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Biathlon, sprint maschile Mondiali Pokljuka 2021. Lukas Hofer sogna la medaglia nel format prediletto dagli azzurri

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La seconda delle dodici gare in programma ai Mondiali di Pokljuka 2021 sarà la sprint maschile. La competizione andrà in scena il 12 febbraio e prenderà il via alle ore 14.30, assegnando il proprio XXXVII titolo iridato. La prova, ideata negli anni ’70, rappresenta il primo format individuale alternativo rispetto all’originale venti chilometri, cui si è affiancata nel programma iridato a partire dal 1974.

STAGIONE 2020-2021
Nella stagione in corso si sono disputate 6 sprint in cui si sono imposti quattro atleti diversi e sono complessivamente saliti sul podio nove differenti uomini.

L’unico capace di ripetersi è stato Johannes , il quale ha raccolto ben 3 successi (Kontiolahti I, Oberhof I, Oberhof II). Si conta invece 1 vittoria per Tarjei Bø (Kontiolahti II), Johannes Dale (Hochfilzen I) e Sturla Holm Lægreid (Hochfilzen II). Come si può notare, la Norvegia ha monopolizzato i successi grazie a ben quattro atleti!

Sul fronte dei podi, domina Johannes Bø, attestatosi ben 5 volte nella top-three (3-0-2). Ne ha invece arpionati 3 (1-1-1) Sturla Holm Lægreid. Sono arrivati a quota 2 i vari Tarjei Bø (1-1-0), Johannes Dale (1-1-0) e Arnd Peiffer (0-1-1). Infine  Sebastian Samuelsson e Quentin Fillon Maillet hanno ottenuto un secondo posto; mentre Martin Ponsiluoma e Fabien Claude si sono attestati una volta in terza piazza.

Alla luce di quanto esposto, è evidente come sinora sul podio delle sprint abbiano sventolato le bandiere di sole quattro nazioni. La graduatoria è dominata in maniera impressionante dalla Norvegia con 12 (6-3-3), che quindi ha raccolto addirittura i due terzi dei piazzamenti nella top-three. Curiosamente, il bilancio di Francia, Svezia e Germania è analogo. Tutte hanno due podi (0-1-1), ovvero un secondo e un terzo posto!

Per quanto riguarda l’Italia, il miglior risultato è un 4° posto ottenuto da Lukas Hofer in quel di Oberhof.

Questi i piazzamenti di tutti gli azzurri impegnati finora durante l’inverno nelle gare sprint:
HOFER Lukas: 11 – 14 – 50 – 15 – 4 – 6
WINDISCH Dominik: X – 67 – 48 – 56 – 31 – 22
BORMOLINI Thomas: X – 63 – 37 – 53 – 26 – 35
GIACOMEL Tommaso: X – X – X – X – 43 – 38
BIONAZ Didier: 72 – 71 – 60 – 40 – 55 – 80
BRAUNHOFER Patrick: 84 – 90 – 73 – X – X – X
La “X” indica assenza.
L’ordine delle competizioni è Kontiolahti I, Kontiolahti II, Hochfilzen I, Hochfilzen II, Oberhof I, Oberhof II.

STORIA
Sino a oggi sono ventitre i biathleti capaci di laurearsi campioni del mondo della sprint. Fra di essi il più vincente in assoluto è il norvegese Ole Einar Bjørndalen, unico uomo in grado di conquistare 4 ori iridati (2003, 2005, 2007, 2009). Lo scandinavo non detiene però il primato di successi consecutivi, che appartiene ai tedeschi Frank Ullrich (1979, 1981, 1982) e Mark Kirchner (1990, 1991, 1993), entrambi capaci di firmare una serie di 3 vittorie.
Sono quattro i campioni del mondo della sprint attualmente in attività. Si tratta del norvegese Johannes (2015, 2019), dei tedeschi Arnd Peiffer (2011) e Benedikt Doll (2017), nonché del russo Alexander Loginov (2020).

Invece si contano otto uomini in azione ad aver già conquistato una medaglia mondiale in questo format. La graduatoria è capitanata da Johannes :
3 – BØ Johannes [NOR] (Oro 2015, 2019; Argento 2017)
2 – LOGINOV Alexander [RUS] (Oro 2020; Argento 2019)
2 – FILLON MAILLET Quentin [FRA] (Argento 2020; Bronzo 2019)
2 – BØ Tarjei [NOR] (Bronzo 2011, 2015)
1 – PEIFFER Arnd [GER] (Oro 2011)
1 – DOLL Benedikt [GER] (Oro 2017)
1 – FAK Jakov [SLO] (Bronzo 2013)
1 – SEMENOV Sergey [UKR] (Bronzo 2016)

Volgendo lo sguardo ai movimenti nazionali, quello più blasonato è quello tedesco, con 12 affermazioni (7 marchiate DDR e 5 dopo la riunificazione). Segue la Norvegia a quota 10. Hanno vinto 4 volte la defunta Unione Sovietica, la Francia e la Russia. Si sono infine imposte in 1 occasione Finlandia e Italia.

Sono quindici i Paesi ad aver raccolto almeno una medaglia iridata nella sprint. Questo il medagliere complessivo.
28 (10-10-8) – NORVEGIA
26 (12-9-5) – GERMANIA (All-inclusive)
12 (4-3-5) – URSS
11 (4-3-4) – FRANCIA
9 (4-4-1) – RUSSIA
8 (1-3-4) – ITALIA
2 (1-1-0) – FINLANDIA
2 (0-1-1) – AUSTRIA
2 (0-1-1) – REP.CECA
2 (0-0-2) – SVEZIA
2 (0-0-2) – UCRAINA
1 (0-1-0) – CANADA
1 (0-0-1) – BIELORUSSIA
1 (0-0-1) – LETTONIA
1 (0-0-1) – SLOVENIA

Come si può notare l’Italia si è tolta parecchie soddisfazioni in questo format. A conti fatti solo le quattro storiche superpotenze della disciplina vantano un palmares più ricco di quello azzurro, che nel corso degli anni è stato costruito come segue.
Il 31 gennaio 1979 a Ruhpolding Luigi Weiss fu bronzo alle spalle del tedesco dell’Est Frank Ullrich e del norvegese Odd Lirhus.
Il 16 febbraio 1985, sempre a Ruhpolding, Johann Passler fu a sua volta bronzo dietro al tedesco dell’Est Frank-Peter Roetsch e al norvegese Eirik Kvalfoss.
Il 9 febbraio 1996, ancora una volta a Ruhpolding, René Cattarinussi ottenne il bronzo, venendo preceduto dai russi Vladimir Dratchev (oro) e Viktor Maigourov (argento).
Il 1 febbraio 1997 a Brezno Osrblie il biathlon italiano toccò una delle sue vette storiche. Wilfried Pallhuber vinse la medaglia d’oro, precedendo Cattarinussi, argento. Inoltre il bielorusso Oleg Ryzhenkov impedì una clamorosa tripletta, poiché nella stessa gara Patrick Favre chiuse quarto.
Il valdostano si rifece un paio di anni dopo. Infatti il 12 febbraio 1999 a Kontiolahti Favre fu d’argento inserendosi fra il tedesco Frank Luck e il norvegese Frode Andresen.
Il 19 febbraio 2000 a Oslo Cattarinussi tornò sul podio, arpionando il bronzo alle spalle di Frode Andresen e del russo Pavel Rostovtsev.
Infine lo stesso Cattarinussi ottenne la sua quarta medaglia iridata nella sprint il 3 febbraio 2001 a Pokljuka, quando si fregiò dell’argento, superato da Rostovtsev e precedendo il norvegese Halvard Hanevold.

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Foto: La Presse

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