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Calcio femminile, missione compiuta per l’Italia di Milena Bertolini: chiosa a effetto contro Israele e pass europeo

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Missione compiuta per l’Italia di Milena Bertolini. La Nazionale di calcio femminile ha concluso il proprio percorso nelle qualificazioni agli Europei 2022 in Inghilterra con un pirotecnico 12-0 contro Israele, staccando il biglietto per la fase finale della rassegna continentale. Alle azzurre sarebbe bastato realizzare appena due reti per far proprio il pass, ma l’atteggiamento con cui sono scese in campo al “Franchi” di Firenze era quello dei giorni migliori: aggressività e voglia di giocare dal primo all’ultimo minuto, dimostrando di non avere assolutamente la pancia piena dopo quanto accaduto nei Mondiali 2019.

Lo score roboante si giustifica un po’ così, tenendo conto della oggettiva inferiorità della selezione israeliana, presentatasi sul rettangolo verde toscano con una formazione giovanile e dunque sperimentale. Cambia però poco la valutazione sulla prestazione delle italiane, brave a interpretare il match con lo spirito giusto. “Siamo felici, l’Europeo sarà una tappa importante per questo splendido gruppo e per tutto il movimento – queste le parole della CT Bertolini subito dopo il fischio finale (fonte: Figc) -. Le ragazze hanno approcciato la partita nel migliore dei modi e tutte insieme si sono regalate questo bellissimo sogno. Avevamo un girone difficile, non era scontato ottenere la qualificazione diretta. Ci siamo riuscite con merito”.

Sul prato fiorentino si è potuto festeggiare, come accadde nel giugno del 2018, quando le calciatrici del Bel Paese staccarono il biglietto per la rassegna iridata in Francia. Questa, come era anche in quella circostanza, è solo una tappa di transito nel percorso di crescita del movimento. Negli ultimi dodici anni si è registrato un aumento delle tesserate del 65%, passando dalle quasi 19.000 nel 2008-2009 alle oltre 31.400 del 2019-2020. Uno sviluppo aiutato dall’assunzione da parte della Figc della titolarità dell’organizzazione delle competizioni di vertice (Serie A, Serie B, Primavera, Coppa Italia e Supercoppa) a partire dalla stagione 2018-19, nonché dal coinvolgimento del club professionistici.

C’è però ancora tanto da fare, soprattutto dal punto di vista culturale, per andare oltre i pregiudizi e la valutazione di chi si immagina un pallone da calcio di un solo sesso. Il processo dell’idolo, come lo si vuol definire, sarà uno degli aspetti più importanti su cui lavorare affinché una ragazzina per ispirarsi a chi sarà in porta non dovrà pensare esclusivamente a Gigi Buffon o a Manuel Neuer, ma magari a Laura Giuliani.

Il gruppo azzurro, dal punto di vista tecnico, ha confermato l’andamento tassonomico e l’avvento di ragazze interessanti come Benedetta Glionna e Arianna Caruso conforta nella visione prospettica di una compagine che dovrà garantire ovviamente un ricambio generazionale adeguato e sempre più qualitativo. Dalla stagione 2022-2023 è previsto il passaggio al professionismo e questo cambiamento sistemico dovrà essere accompagnato dalle necessarie coperture per far sì che il tutto possa davvero funzionare. La speranza è che le ragazze di Bertolini sappiano dare ancora una volta un grande impulso.

Foto: Lisa Guglielmi / LPS

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