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Ciclismo, Quinn Simmons: “Non meritavo la sospensione. Non era un problema di razzismo, internet lo ha trasformato in questo”

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Quinn Simmons, ciclista della Trek-Segafredo è tornato sulla spiacevole vicenda che l’ha visto protagonista lo scorso anno. Il giovane statunitense era stato sospeso dalla sua squadra per un tweet ritenuti discriminatori. Il corridore a stelle e strisce, nonostante abbia rispettato la sospensione, ha voluto specificare ai microfoni di Cyclingweekly il suo punto di vista.

Per quanto mi riguarda, non penso meritassi la sospensione. Capisco che non ho rappresentato il brand come avrei dovuto, ma non penso valesse la pena saltare le Classiche, sia per me che per il team. Non era un problema di razzismo, internet lo ha trasformato in questo. Era una conversazione tra me e una giornalista bianca, non c’era nessun razzismo coinvolto. La discussione non verteva sul tema razziale, sono confuso dal fatto che sia diventato un problema di razzismo. Capisco che alle persone possa non piacere Trump, ma trasformarla in una questione razziale non era parte della discussione. Era una conversazione completamente irrilevante tra due persone bianche“.

Foto: Comunicato Trek-Segafredo

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