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Golf: fuga di Sam Burns al Genesis Invitational 2021. Francesco Molinari 40°, ecatombe di big tagliati

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Si è concluso il secondo giro del Genesis Invitational, ex Los Angeles Open, storico torneo del PGA Tour che fa tappa al Riviera Country Club di Pacific Pasalides, in California. Dopo aver lanciato segnali importanti già ieri, oggi è il giorno della fuga decisa di Sam Burns. Il ventiquattrenne della Louisiana, professionista dal 2017, si mette in tasca un -5 di giornata (che condivide con altri tre), prendendo decisamente il largo grazie al suo -12 complessivo, cosa che in classifica gli lascia cinque lunghezze di vantaggio su tutti.

Dietro di lui le cose sono in continuo movimento: il numero 1 del mondo, Dustin Johnson, recupera 10 posizioni e si porta al secondo posto a -7 insieme a Tyler McCumber, a Jason Kokrak e al cileno Joaquin Niemann. Sesta posizione a -6 per Max Homa (in calo), Jordan Spieth e Wyndham Clark, nona a -5 per lo svedese Alex Noren, l’inglese Matthew Fitzpatrick (che ieri era secondo), i padroni di casa Scott Harrington e Patrick Cantlay e l’australiano Cameron Smith. L’ex leader dell’OWGR Brooks Koepka scende anch’egli di due posizioni, ed è nel gruppo dei 14i a -4.

Giro non dei migliori per Francesco Molinari, che però, forte del bottino guadagnato nelle prime 18 buche, supera senza nemmeno l’ombra di un problema il taglio. Il torinese è respinto con perdite alla buca 18, dove incappa in un doppio bogey che cambia le sue prospettive dalla 19ma posizione a -3 alla 40ma a -1.

Va però molto peggio a un enorme numero di big, vittime del par 71 californiano. Crolla il nordirlandese Rory McIlroy, che finisce tagliato per la prima volta dall’Open Championship 2019 al Royal Portrush, ma peggio del suo +7 fa Justin Thomas: il numero 3 del mondo, infatti, saluta con +9. In stretto ordine di risalita della classifica si trovano Gary Woodland e Bubba Watson fuori con +4, il giapponese Hideki Matsuyama e il campione dello US Open Bryson DeChambeau con +2, lo spagnolo Sergio Garcia con +1. Si salvano in qualche modo Matthew Wolff (score totale identico a quello di Molinari) e Collin Morikawa (pari con il par).

Foto: LaPresse

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