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Luna Rossa ha un accordo con Alinghi per la prossima America’s Cup! Finali a Cagliari: gli scenari

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Negli ultimi giorni si è fatto un gran parlare di quello che sarà il futuro della America’s Cup, il trofeo sportivo più antico al mondo. Si è vociferato dell’accordo ormai non più così segreto tra Team New Zealand e Ineos Uk: nel caso in cui i kiwi dovessero difendere la Vecchia Brocca allora i britannici saranno il Challenger of Record (primo sfidante) della prossima edizione della competizione; nel caso in cui Ben Ainslie e compagni dovessero riuscire a imporsi nella baia di Auckland, allora saranno i neozelandesi a restituire il favore e a tentare di riprendersi la Coppa delle 100 Ghinee. Si è parlato di una kermesse itinerante, che potrebbe spostarsi anche in Medio Oriente per cercare di raccogliere più soldi e che potrebbe anche prevedere la vendita delle imbarcazioni a team clienti (come accade in MotoGP).

Team New Zealand sembra avere fatto i conti senza l’oste, ovvero non tenendo in considerazione Luna Rossa. Team Prada Pirelli è il Challenger of Record dell’edizione in corso di svolgimento nel Golfo di Hauraki e a partire da sabato 13 febbraio affronterà Ineos Uk nella Finale della Prada Cup: chi vincerà sette regate si guadagnerà la possibilità di sfidare i padroni di casa nel match race che assegnerà la America’s Cup. Gli italiani sono ampiamente in corsa, hanno tutte le carte in regola per battere i britannici e per giocarsela alla pari contro i neozelandesi. Appare decisamente prematuro pensare adesso a quello che potrebbe succedere nel 2023 o nel 2024 (sulla carta gli anni in cui dovrebbe essere rimesso in palio il trofeo nato nel lontanissimo 1851).

La Coppa America ha una sua tradizione secolare, acclarata, conclamata, inamovibile: chi la vince decide dove, come, quando, con che regole e con che barche cercare la difesa. Questo è il suo fascino unico e inimitabile, è il motivo per cui piace così tanto al grande pubblico, anche a chi non segue assiduamente la vela. Dunque è il Defender che ha in mano il pallino del gioco e che dispone a suo piacimento della Vecchia Brocca: strapparla al campione in carica è complicatissimo, come scalare l’Everest. Team New Zealand sta già pensando al futuro, ma a questo punto anche Luna Rossa ha deciso di non nascondersi: negli ultimi giorni si era parlato di un’intesa con Ernesto Bertarelli, il patron di Alinghi, il sodalizio svizzero che conquistò la America’s Cup nel 2003 e nel 2007.

Patrizio Bertelli, amministratore delegato di Prada e patron di Luna Rossa, lo ha confermato in un’intervista concessa alla Gazzetta dello Sport. Gli è stata rivolta questa domanda: “Gli inglesi saranno il nuovo sfidante se New Zealand vincerà la Coppa. Alinghi, con Ernesto Bertarelli, sarà invece lo sfidante di Luna Rossa nel caso. Avete già un accordo?“. La risposta del 74enne imprenditore toscano è stata lapidaria: ““.

Se Luna Rossa riuscirà a firmare l’impresa ad Auckland, sconfiggendo prima Ineos Uk e poi Team New Zealand, allora porterà la America’s Cup per la prima volta nella storia in Italia e sarà il Defender; Alinghi sarà il Challenger of Record e la stessa Luna Rossa avrà il diritto di decidere dove disputare la prossima edizione della competizione velica più importante al mondo. Sempre Bertelli alla rosea è stato molto chiaro: “Se vinciamo noi: finali a Cagliari, mentre le qualifiche si potrebbero fare in un’altra località. Questo farebbe aumentare di molto l’interesse e credo potrebbe portare nuove risorse“. Per il momento sembra un sogno, per provare a renderlo realtà bisognerà iniziare a vincere a partire da sabato 13 febbraio, quando andranno in scena le prime due regate della Finale di Prada Cup.

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Foto: Luna Rossa Press

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