“Massacro di San Valentino. Ainslie bastonato come capitan Cook”. La stampa britannica attacca Ineos

Magnus Wheatley è uno dei giornalisti di vela più influenti in Gran Bretagna, soprattutto perché non ha peli sulla lingua e usa un lessico molto forte per esprimere le proprie impressioni. Nelle ultime due settimane aveva pesantemente attaccato Luna Rossa, a suo dire colpevole di aver presentato “una richiesta di non conformità palesemente ridicola“. L’esperto si riferiva alla penalità inflitta a Ineos Uk per un’irregolarità sull’outhaul, ravvisata proprio dall’equipaggio italiano. Wheatley aveva poi affondato il colpo: “Sono sicuro che vedremo lacrime quando Luna Rossa verrà spedita a casa e ricordata come una semplice nota a piè di pagina di questa edizione della Coppa America. Stanno giocando in modo sbagliato, mettendo tensione a questa competizione bellissima“.

Wheatley si è però rimangiato tutto dopo quanto successo nell’ultimo weekend: Luna Rossa ha vinto le quattro regate disputate contro Ineos e si è portata sul 4-0 nella Finale della Prada Cup, a tre successi dal trionfo e dalla qualificazione al match race contro Team New Zealand per aggiudicarsi la America’s Cup. Il giornalista, sul suo blog Rule69, questa volta ha pesantemente attaccato Ben Ainslie, timoniere di Ineos e quattro volte Campione Olimpico (il velista più titolato della storia a cinque cerchi, un monumento sportivo oltre Manica). Lo ha addirittura paragonato al capitano James Cook, il celeberrimo navigatore.

“Il capitano Cook venne ucciso il giorno di San Valentino del 1779. Il più famoso esploratore britannico, il primo a disegnare la mappa della Nuova Zelanda, venne bastonato a morte con l’acqua che gli arrivava fino alle ginocchia. La folla inveiva contro colui che aveva catturato il re hawaiano Kalaniopuu. Ecco le acque non erano così basse nel campo di regata E, ma è stato il teatro di un altro massacro per gli inglesi. Prada, con tutta la pressione addosso, ha regatato a un livello stratosferico, ha infilzato Ineos ed è salita sul 4-0 nella Finale della Prada Cup“. E domenica, giorno in cui è arrivato lo 0-4, era San Valentino, del 2021. 242 anni dopo la morte di Cook…

Precisiamo, per dovere storico, che sulle modalità del decesso di James Cook è ancora in corso una diatriba infinita tra diversi studiosi e le versioni sono molteplici, quella citata è indubbiamente quella che ha riscosso maggior successo tra il grande pubblico per la sua brutalità. L’unica certezza è che si trattò di un omicidio, probabilmente collettivo, avvenuto appunto il 14 febbraio 1779 a Kealakekua (Hawaii, adesso negli USA ma ai tempi territorio indipendente scoperto l’anno precedente proprio dal navigatore britannico).

Wheatley ha proseguito: “La prestazione degli italiani è stata impeccabile, sono stati praticamente perfetti per tutto il giorno. Hanno navigato con più cavalli di quelli che ha una Ferrari messa a punto per una gara, hanno navigato in maniera bella come un fashionista milanese. I britannici hanno commesso errori e valutazioni sbagliate, a volte erano caotici e confusionari“. Da indegni e ridicoli a formidabili e impeccabili nel giro di una settimana…

La sentenza sembra essere già pronunciata: “Ainslie deve compiere il ritorno più grande della storia per vincere. Il weekend d’apertura è stato terribile, vincere la serie è un’impresa quasi impossibile. Non avevano nessun vantaggio da poter sfruttare, la situazione è disperata. Abbiamo visto un senso di frustrazione sul volto di Ainslie, è alle corde e sta per prendere una sonora lezione“.

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Foto: Lapresse