Ciclismo
Omloop Het Nieuwsblad 2021, i favoriti: Julian Alaphilippe parte in pole position. Attenzione a Soren Kragh Andersen
Questo sabato inzierà ufficialmente la stagione delle classiche del nord con l’Omloop Het Nieuwsblad, gara in linea di 200 chilometri la quale, nel suo tracciato, presenta ben tredici muri. Il grande favorito è un Julian Alaphilippe che ha mostrato di avere già un’ottima condizione al Tour de Provence. Il campione del Mondo, inoltre, guida una Deceuninck-Quick Step che schiera altri sei corridori che hanno concrete chance di successo. A fianco al transalpino, infatti, ci saranno l’azzurro Davide Ballerini, già trionfatore di due tappe al sopraccitato Tour de Provence e ruota veloce del sodalizio belga, il francese Florian Sénéchal, secondo l’anno scorso alla Gand-Wevelgem e sempre secondo alla recente Clasica de Almeria, i belgi Yves Lampaet e Tim De Clercq, rispettivamente secondo e quinto su queste strade 365 giorni fa, il danese Kasper Asgreen, nel 2020 vincitore della Kuurne-Bruxelles-Kuurne e nel 2019 secondo al Giro delle Fiandre, e il ceco Zdenek Stybar, il quale conquistò l’Het Nieuwsblad due stagioni fa.
Coloro che, sulla carta, rappresentano i rivali più temibili per la Deceuninck-Quick Step sono il campione uscente Jasper Stuyven (Trek-Segafredo) e i veterani di queste gare Greg Van Avermaet e Oliver Naesen, i quali, da quest’anno, gareggiano fianco a fianco tra le file dell’Ag2r. Il primo, peraltro, ha già conquistato due edizioni dell’Omloop Het Nieuwsblad, rispettivamente nel 2016 e nel 2017. Parlando di gente che su questo traguardo ha già esultato, oltretutto, saranno della partita per il trionfo anche Sep Vanmarcke (Israel-Start Up), che nel 2012 si lasciò tutti alle spalle, incluso un certo Tom Boonen, e Philippe Gilbert (Lotto-Soudal), re nel 2006 e nel 2008. La Lotto, inoltre, schiererà anche Tim Wellens, fresco vincitore dell’Etoile de Bessèges, che tanto bene aveva fatto all’Omloop Het Nieuwsblad 2019.
Tra i vari partecipanti, però, l’atleta che potrebbe emergere come la spina nel fianco più pungente per la Deceuninck è il danese della DSM Soren Kragh Andersen. Terzo l’anno scorso su queste strade, il ventiseienne di Middelfart, nella passata stagione, era definitivamente sbocciato nel periodo post lockdown, rivelandosi uno dei più forti corridori del globo. Andersen aveva vinto due tappe al Tour de France ed era giunto secondo al BinckBanck Tour, battuto solo da sua maestà Mathieu van der Poel. Una brutta caduta alla Parigi-Tours, che si era tenuta sette giorni prima del Giro delle Fiandre, lo aveva costretto a presentarsi decisamente acciaccato al via della grande classica fiamminga. Ora, però, il danese si è ristabilito totalmente e non va preso sottogamba benché sia all’esordio stagionale, dato che nelle ultime due annate è sempre partito fortissimo e, anche nel 2020, non aveva mai attaccato il numero alla schiena prima dell’Omloop Het Nieuwsblad.
Oltre ad Andersen, tra l’altro, un’ultracompetitiva DSM schiererà anche altri potenziali protagonisti come Tiesj Benoot, un habitué delle posizioni nobili delle gare fiamminghe, Romain Bardet, il quale proverà a testarsi su un terreno che in passato non ha considerato, e il primo e il terzo classificato dell’ultima Parigi-Tours, vale a dire il connazionale di Soren Kragh Casper Pedersen e il neerlandese Joris Nieuwenhuis. Continuando a parlare di corridori danesi, inoltre, va ovviamente tenuto in considerazione anche l’ex campione del Mondo Mads Pedersen (Trek-Segafredo), il quale potrebbe muoversi dalla media distanza, come fatto alla scorsa Gand-Wevelgem, nel tentativo di anticipare Kapelmuur e Bosberg. Sui muri più duri, infatti, Pedersen, pochi mesi fa, al Giro delle Fiandre e al BinckBanck Tour, ha dimostrato di avere una marcia in meno rispetto a corridori come Alaphilippe e Soren kragh Andersen. Tuttavia, se riuscisse a evitare lo scontro frontale muovendosi prima dei rivali, poi nel finale sarebbe un bruttissimo cliente dato il suo spunto velocissimo, le sue ottime doti sul passo e il suo notevole acume tattico.
Una tattica simile, peraltro, potrebbe adottarla anche il veterano norvegese Alexander Kristoff (UAE Team Emirates), che, a sua volta, ha vinto una Gand-Wevelgem, nel 2019, grazie a un attacco durante una fase di studio che gli ha permesso di affrontare il Kemmelberg prima del gruppo. Il re del Giro delle Fiandre 2015, inoltre, sarà spalleggiato dall’azzurro Matteo Trentin, il quale, l’anno scorso, raccolse un ottimo quarto posto alla Omloop Het Nieuwsblad. Rimanendo in tema italiani, c’è molta curiosità attorno a Gianni Moscon, che ha palesato una buona condizione al Tour de Provence e farà parte di una Ineos senza capitani designati, e per Sonny Colbrelli, il quale si spartirà i gradi di leader della Bahrain Victorius con il belga Dylan Teuns.
Tra i potenziali oustsider per il successo troviamo il trio della EF Education-Nippo composto dal belga Jens Keukeleire, dal danese Michael Valgreen e dal neerlandese Sebastian Langeveld, gli ultimi due, peraltro, hanno già vinto in passato l’Omloop Het Nieuwsblad, ma da qualche tempo a questa parte stanno entrambi faticando, l’elvetico della Groupama-FDJ Stefan Kung, nono su queste strade nel 2020, il tedesco della Bora-Hansgrohe Nils Politt, di recente terzo all’Etoile de Bessèges e nel 2019 secondo alla Parigi-Roubaix, e lo svizzero dell’Alpecin-Fenix Silvan Dillier.
Foto: Lapresse