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Prada Cup, Ben Ainslie attacca Luna Rossa: “Non mi aspettavo nulla da loro”

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E’ ormai assodato come non corra buon sangue tra Luna Rossa e le altre compagini che stanno prendendo parte alla Prada Cup/America’s Cup. Max Procopio, qualche giorno fa, aveva parlato addirittura di una sorta di alleanza anglosassone contro il Team Prada Pirelli. Gli insulti sono piovuti da più parti, a cominciare dai neozelandesi che hanno definito “false” le ragioni esposte dai legali di Luna Rossa relativamente alla possibilità di nascondere le volanti durante le regate. Si è poi passati al “siete futili” di American Magic, senza dimenticare che qualche giorno prima Ineos UK, per mano del proprio deus ex machina Ben Ainslie, aveva etichettato come “rozzi” i continui ricorsi del consorzio italiano.

La Coppa America, da sempre, si combatte anche su questo fronte. L’oggetto del contendere si è ora spostato sul warning pendente sulla chiglia di Ineos UK. Tutto ebbe inizio dopo la prima regata del round robin tra italiani e inglesi. Luna Rossa fece ricorso per l’utilizzo di un outhaul irregolare da parte di Britannia, che la giuria accolse. I sudditi di Sua Maestà salvarono il risultato sportivo della regata, ma si videro comminare un’ammonizione ed una multa di 5000 dollari, poi devoluti in beneficienza.

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Successivamente il colosso d’Oltremanica, come ha ammesso Ben Ainslie, ha chiesto che tale warning venisse cancellato, appellandosi al fatto che, secondo i giudici, l’outhaul irregolare non aveva influito sulle prestazioni. La richiesta è stata respinta, in particolar modo perché sarebbe servito anche il benestare di Luna Rossa, che si è giustamente guardata bene dal concederlo. Da regolamento, a questo punto, Ineos non può più sgarrare: alla prossima irregolarità verrà inflitto un secondo warning, che comporterà una squalifica immediata dalla Prada Cup.

Non si è lasciata attendere la punzecchiatura di Ben Ainslie nei confronti di Luna Rossa: “Dopo quanto successo nelle ultime due settimane contro American Magic, non mi aspettavo niente di diverso da loro. Non mi aspettavo nulla. La partita è questa e va giocata così“. Il 43enne inglese fa chiaramente riferimento alla regola che, durante il round robin, consentiva di chiedere il rinvio dell’inizio della regata di 15 minuti in caso di problemi tecnici (peraltro sfruttata proprio da Ineos UK nell’ultimo confronto contro Luna Rossa). Tale regola, tuttavia, non era prevista per le semifinali di Prada Cup ed il Team Prada Pirelli viene accusato dagli anglosassoni di non averla richiesta…In sostanza, Luna Rossa viene attaccata per non aver fatto nulla…

A questo punto Ineos UK non può più sbagliare o cercare soluzioni al limite del regolamento. Ne è consapevole lo stesso Ben Ainslie, come ha dichiarato al NZ Herald: “Faremo attenzione massima ai dettagli. Lavoreremo sodo affinché la barca sia conforme alle regole”.

Se Luna Rossa ha ritenuto utile disputare le semifinali per migliorare l’affiatamento dell’equipaggio, Ineos al contrario è stata lieta di non doverle affrontare. A spiegare il motivo è ancora Ainslie: “Abbiamo fatto di tutto per vincere il round robin, perché ci servivano più giorni per apportare modifiche alla barca. Ci rendiamo conto che siamo indietro di 6-8 mesi nei confronti di Luna Rossa e Team New Zealand che hanno progettato insieme questi AC75. Quindi, non appena ne abbiamo la possibilità, cerchiamo sempre di recuperare terreno“.

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Foto: Luna Rossa Press

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