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Prada Cup, Luna Rossa e Ineos possono modificare le barche? Attenzione su rande e vele

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Ineos Team UK è uscita con le ossa rotte dal primo fine settimana della Finale di Prada Cup. Ad Auckland (Nuova Zelanda) la compagine britannica si trova in svantaggio 0-4 nei confronti di Luna Rossa in una serie al meglio delle 13 regate: chi vince andrà ad affrontare i Defender di Emirates Team New Zealand per la conquista dell’America’s Cup, il trofeo sportivo più antico del mondo.

Come noto, ad Auckland vige un regime di lockdown di livello 3 che terminerà mercoledì 17 febbraio. Se la pandemia dovesse concedere una tregua, esistono fondate speranze che si possa tornare in acqua già giovedì 18 (quando è previsto vento intorno agli 8 nodi). Luna Rossa ed Ineos hanno dunque a disposizione un giorno in più per affilare le armi da qui alle prossime regate. Tuttavia non sarà possibile apportare modifiche sostanziali e strutturali alle barche.

Da regolamento non si potranno toccare in alcun modo scafo, foil, timone e tubo dell’albero. Tali elementi dovranno rimanere i medesimi dichiarati al momento della stazza. Sarà invece possibile lavorare su vele e rande. C’è da scommettere che proprio su questo aspetto si concentrerà in particolare Ben Ainslie, anche in seguito all’errore nella scelta del fiocco prima della seconda regata. Da regolamento è consentita una quantità totale di 10 rande e 29 vele di prua utilizzabili. Luna Rossa si è fatta recapitare da Genova delle nuove vele prodotte dalla North Sails nei giorni che hanno preceduto la Finale di Prada Cup.

Insomma, vele e rande a parte, le imbarcazioni resteranno sostanzialmente immutate rispetto al primo fine settimana di gare, in cui Luna Rossa si è rivelata superiore a Britannia in condizioni di vento inferiore agli 11 nodi e leggermente migliore anche con brezza più sostenuta, in particolare in fase di manovra (dove utilizza un sistema innovativo nell’utilizzo dei foil).

Peraltro nella giornata odierna ed in quella di domani è previsto vento forte, con un alto tasso di umidità: non è dunque scontato che le flotte riescano a scendere in acqua per svolgere gli allenamenti. A questo punto Ben Ainslie si concentrerà sul simulatore, studiando in particolare una tattica per provare ad arginare lo strapotere di James Spithill e Francesco Bruni in fase di partenza. Intanto per Luna Rossa una buona notizia arriva dal meteo: secondo PredictWind, la APP ufficiale dell’America’s Cup, è previsto vento inferiore ai 10 nodi giovedì, sabato (con rischio bonaccia, che non consentirebbe di regatare) e domenica; venerdì dovrebbe assestarsi intorno ai 12 nodi, mentre dovrebbe rinforzare a 15 lunedì prossimo. L’attesa è sempre più spasmodica.

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Foto: Luna Rossa Press

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