Vela
Prada Cup, Luna Rossa migliorata ancora dalla semifinale. I due errori di Ineos UK
Testa bassa e concentrazione totale. Sono le parole che Max Sirena e Vasco Vascotto (in dialetto triestino, ma il senso era lo stesso) hanno affidato ai social dopo una giornata che è stata giustamente definita meravigliosa per Luna Rossa.
Due a zero non vale ancora nulla, perché sette vittorie sono tante, ma dopo aver letto certe affermazioni della vigilia, una certa arroganza che soffiava dall’Inghilterra, fa ancora più piacere il risultato del giorno inaugurale della finale Prada Cup. Il primo pensiero va al blogger inglese del sito Rule69 che prevedeva lacrime amare per gli Italiani, ma anche a tanta stampa neozelandese palesemente schierata dalla parte degli Inglesi in seguito agli accordi sul futuro della Coppa.
Naturalmente, come invitano da Luna Rossa, manteniamo la calma, ma le premesse sono buone. Le promesse della vigilia sono state mantenute, le performance di Luna Rossa, che erano migliorate dai round robin alla semifinale, sono cresciute ancora.
La lettura delle due regate, che hanno proposto condizioni meteo molto diverse, sono interessanti. Partendo dalla supposizione che la barca che indossa il guidone del Circolo Vela Sicilia con vento leggero fosse superiore, la regata di apertura è stata viziata da un clamoroso errore di Ineos prima della partenza che l’ha fatta sedere giù dai foil, dimostrando peraltro la difficoltà a volare con poco vento. Francesco Bruni ha raccontato dopo la regata che anche loro hanno rischiato, ma hanno ripreso il volo per un soffio.
Certo che quando il tuo avversario entra in regata 600 metri più lontano devi solo sperare che il vento tenga; e il vento ha tenuto, incrementando la sua forza poco a poco. Su sei lati gli inglesi hanno guadagnato qualcosa solo in quello finale, quando comunque la regata non aveva più niente da dire.
Come dicevano le previsioni ecco che il vento è salito, un incremento netto fino a 15 nodi: condizioni che per quanto visto fino ad ora avrebbero dovuto dare qualche vantaggio ai sudditi di Sua Maestà. Entrambe le barche hanno cambiato il fiocco, e forse quello inglese era troppo grande, sicuramente più grande di quello italiano.
Le partenze si confermano una qualità immensa della coppia Bruni-Spithill. Le due barche sono pari sulla linea: Luna Rossa a destra sopravvento, Ineos sottovento. In questa situazione nei round robin la barca italiana aveva messo in difficoltà quella inglese obbligandola a virare. Questa volta, invece, Luna Rossa ha virato per scelta, perché l’equipaggio voleva tenere la parte destra del campo, confermando la superiorità in bolina. E al ritorno, al primo incrocio, essere già davanti ha confermato la bontà della scelta. Per la prima volta in una regata con vento sopra i 15 nodi Luna Rossa non ha perso terreno in poppa. E’ la dimostrazione che veramente la barca è migliorata. La domanda ora è: cosa hanno fatto gli inglesi con la barca nel capannone per sei giorni? Si può peggiorare, fare lo sviluppo del gambero? Ma forse bisogna applaudire i progressi della sfida italiana. Domani è un altro giorno e si vedrà. Poi lunedi tutti fermi. La strada è lunga, ma qualcuno deve ripensare ai suoi pronostici della vigilia.
Stefano Vegliani
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Foto: Luna Rossa Press