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Prada Cup, patto segreto New Zealand-Ineos. Modello MotoGP, vendita delle barche e World Series
Nonostante debba ancora prendere il via la Finale di Prada Cup tra Luna Rossa ed Ineos UK, a partire da sabato 13 febbraio ed al meglio delle 13 regate, fervono le discussioni in vista della prossima edizione dell’America’s Cup che potrebbe rivelarsi addirittura rivoluzionaria. Non è un mistero che i Defender neozelandesi abbiano già incaricato un’agenzia per sondare il terreno in Medio Oriente, dove gli Emirati Arabi sarebbero pronti a sborsare centinaia di milioni di dollari pur di ospitare la competizione. Ed i Kiwi sono tutt’altro che insensibili al denaro…Ricordiamo che la vincente dell’America’s Cup decide dove ospitare l’edizione successiva. Da tradizione è sempre avvenuto nella nazione vincitrice, ad eccezione del 2007, quando gli svizzeri di Alinghi furono obbligati ad optare per Valencia, non essendo la Confederazione rossocrociata bagnata dal mare. Il futuro potrebbe dunque riservare scenari completamente nuovi, in nome del business.
Ciò premesso, come riporta Live Sail Die, appare ormai cosa fatta l’accordo tra Team New Zealand ed Ineos Team UK: i britannici saranno i prossimi Challenger of Record, ovvero stabiliranno le regole dell’evento e le caratteristiche delle barche insieme ai campioni in carica. Questo ruolo è stato ricoperto da Luna Rossa per l’edizione in corso, tuttavia i rapporti tra la compagine italiana ed i neozelandesi si è deteriorato negli ultimi mesi ed ora va considerato ai minimi termini.
New Zealand ed Ineos sono d’accordo che servirà proseguire lo sviluppo delle barche attuali, quegli AC75 che hanno vinto lo scettiscismo iniziale di tanti addetti ai lavori. L’intento sarà inoltre quello di allargare il campo a nuovi partecipanti, un po’ come avveniva ad inizio Millennio. Per farlo si adotterà un modello già in auge nella F1 e nella MotoGP, ovvero la vendita di imbarcazioni ad altri sfidanti. Neozelandesi e britannici, in questo modo, beneficerebbero in sostanza di veri e propri ‘team satellite’, utili anche per testare sviluppi ed aggiornamenti.
Ma non finisce qui. Sempre nella logica di monetizzare il più possibile il prodotto, sono già in cantiere delle World Series Tour da svolgere nell’Emisfero Settentrionale negli anni che precederanno la prossima edizione della Coppa America. Insomma, delle regate di esibizione in giro per il mondo per accrescere l’interesse e, soprattutto, attirare investimenti anche da parte di interlocutori diversi da quelli anglosassoni.
Tutto ciò premesso, si evince che Team New Zealand e Ineos UK siano molto sicure dei propri mezzi, per non dire sicurissime. I Defender danno per scontato di conservare il trofeo, i britannici non hanno dubbi che vinceranno la finale di Prada Cup. Forse entrambe hanno fatto i conti senza un oste chiamato Luna Rossa.
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Foto: Luna Rossa Press