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Romain Grosjean sarà al via dell’Indycar nel 2021: “Correrò in questa categoria, ma non sugli ovali per i miei figli”

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Il “sacro fuoco” non si è spento in Romain Grosjean e quest’anno lo rivedremo nuovamente in gara. Il pilota francese, protagonista l’anno scorso di un brutto incidente nel GP di F1 in Bahrain e uscito miracolosamente illeso dall’impatto violentissimo della sua Haas contro le barriere, ha deciso di tornare a correre in questa stagione.

In una conferenza stampa su Twitch, Grosjean ha dato conferma circa alcune voci che erano trapelate sul suo futuro. Non sarà però in F1, ma in Indycar alla guida del team Dale Coyne Racing, sulla Dallara n. 51 motorizzata Honda. Il giorno dell’esordio, quindi, sarà il 22 febbraio nei test al Barber Motorsports Park, in Alabama. “A Sakhir ho temuto di morire ma la voglia di continuare a gareggiare era troppo forte. L’Indy è una competizione stimolante e interessante, una scelta fatta con il cuore, non vedo l’ora di scendere in pista e godermi le corse“, ha raccontato Romain.

Una decisione non semplice anche per le preoccupazioni dei suo familiari: “Inizialmente non volevano più che corressi e mi hanno detto di fare ogni altro lavoro diverso immaginabile, dal tennista al cuoco. Ho spiegato loro che correre era una grande, grandissima parte della mia vita e mi ha reso felice. Così mi hanno capito”. Sostenuto dai suoi cari, Grosjean sarà nuovamente in pista.

Il racing driver transalpino si è poi concentrato sul descrivere le sue condizioni dopo il terribile crash: “La mia mano sinistra sta ancora guarendo, ma sono quasi pronto per tornare in una macchina da corsa per iniziare questo nuovo capitolo della mia carriera“. Nel contesto agonistico descritto, poi, una sottolineatura importante: “Per quanto bello sia correre in un ovale e una 500 Miglia, non lo farò per amore dei miei figli. Se avessi avuto 25 anni e nessun bambino, avrei fatto tutta la stagione, senza dubbio. Ma per due minuti e 45 secondi in Bahrain so che hanno pensato di aver perso il padre. Fossi più giovane, accetterei il fatto che il motorsport comporti dei rischi, ma essendo un papà non posso permettere che la mia famiglia riviva quei momenti“, le sue considerazioni (riportate su gazzetta.it).

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Foto: LaPresse

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