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Rugby, Sei Nazioni 2021: i convocati dell’Italia. Tra conferme, novità e ritorni

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Inizia oggi la settimana che porterà all’esordio del Guinness Sei Nazioni 2021 e l’Italia è in raduno per prepararsi ad affrontare la forte Francia sabato 6 febbraio alle 15.15 allo Stadio Olimpico di Roma. Franco Smith ha convocato trentadue giocatori (più cinque invitati) in vista del torneo continentale. Un gruppo molto giovane, dove si mischiano conferme, novità e ritorni.

Iniziamo dalle conferme. In una squadra giovanissima sono solo sette i giocatori con più di 20 caps all’attivo. Si fa dal “senatore” Tommaso Allan, con 60 presenze in azzurro, al capitano Luca Bigi, con 32, passando per Carlo Canna (47), Guglielmo Palazzani (41), Maxime Mbandà (25), Seb Negri (28) e Mattia Bellini (28). Questo, diciamo, è lo zoccolo duro dell’Italia, dove però ad avere un posto “sicuro” in squadra sembrano essere i soli Bigi e Canna, mentre gli altri veterani dovranno giocarsi la maglia da titolare contro una nutrita schiera di giovani.

Tra questi diversi sono ormai un punto fermo nella gestione di Franco Smith. In prima linea, per esempio, Fischetti, Riccioni e Zilocchi sono ormai ospiti fissi della maglia azzurra, come Niccolò Cannone in seconda linea. In terza linea ci si aspetta una promozione a titolare per Michele Lamaro, che sin qui ha portato a casa solo due caps, mentre in mediana è probabile che la coppia prescelta sia giovanissima, con Varney e Garbisi che appaiono in pole position.

A venir rivoluzionata, rispetto a un anno fa, appare soprattutto la linea dei trequarti. Con l’esplosione di Paolo Garbisi, infatti, Carlo Canna è ormai stabilmente schierato a primo centro, mentre per i restanti ruoli il posto se lo giocheranno una serie di giocatori con pochissimi caps. A fianco di Canna potrebbe, per esempio, esordire l’italoargentino Juan Ignacio Brex, con però Marco Zanon favorito, mentre nel triangolo allargato come detto Bellini dovrà guadagnarsi il posto con “avversari” come Monty Ioane (che ha esordito a dicembre) e i giovanissimi Federico Mori e Jacopo Trulla, che potrebbe rivestire la maglia numero 15.

Maglia lasciata libera da Matteo Minozzi, la cui mancata convocazione ha creato diverse polemiche. Il giocatore dei Wasps ha annunciato la rinuncia all’azzurro con un post su Instagram, dove parlava di “stanchezza fisica e mentale”. Minozzi nelle ultime settimane ha faticato a trovare spazio in Inghilterra, arriva da mesi di lockdown pesante nel Regno Unito e ha valutato che due mesi di “bolla” erano troppi. Certo, la scelta (spinta dalla Fir) di annunciarlo anticipando le convocazioni ha dato adito a cattivi pensieri, ma quello sono. Forse una gestione mediatica più oculata avrebbe evitato di far scoppiare un caso.

Infine, un’occhiata ai possibili esordienti. Oltre al già citato Juan Ignacio Brex, infatti, senza caps ci sono il tallonatore Marco Manfredi (che se in salute potrebbe far vedere le sue eccelse qualità), la seconda linea Riccardo Favretto del Mogliano e il pilone delle Zebre Daniele Rimpelli. Cui si aggiungono, anche se solo invitati, gli esordienti Tommaso Menoncello e Michelangelo Biondelli.

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Foto: Ettore Griffoni – LPS

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