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Rugby, Sei Nazioni: Inghilterra-Italia, per gli azzurri un’impresa (quasi) impossibile

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Sabato a Twickenham l’Italia di Franco Smith affronterà l’Inghilterra, uscita ferita dalla sconfitta di sabato scorso contro la Scozia. Quella di Londra sarà la ventottesima sfida tra l’Italia del rugby e i Maestri e i precedenti parlano di 27 vittorie per gli inglesi. Nei precedenti l’Italia ha segnato 324 punti (con 32 mete) subendone 1092 (con 135 mete) dal 1991 a oggi. E il rischio è che il record continui ancora domani.

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L’appuntamento è alle 15.15 sul campo londinese e i favori dei pronostici non possono che essere dalla parte degli inglesi. Nonostante entrambe le squadre siano state sconfitte all’esordio, il livello tecnico dei britannici è tale che la giovane Italia non appare avere le armi per poter realisticamente sperare nel colpaccio. Eddie Jones, il ct inglese, è uscito furioso dagli spogliatoi dopo il ko con la Scozia e i suoi giocatori sanno che non possono permettersi un’altra prestazione mediocre. Con l’Italia l’obiettivo non sarà solo vincere, ma soprattutto convincere e dare un segnale alle avversarie che i britannici sono ancora in corsa per confermare il titolo conquistato l’anno scorso.

Per provare a contrastare il dominio inglese, dunque, l’Italia dovrà mettere in scena una prestazione decisamente migliore di quella vista con la Francia. In primo luogo in difesa, dove il 75% dei placcaggi riusciti è una percentuale inaccettabile a livello internazionale, ma soprattutto gli azzurri si sono fatti trovare troppo spesso fuori posizione, messi in campo male, lasciando spazi infiniti per i francesi che, oggettivamente, avrebbero potuto segnare ben più dei 50 punti messi a referto.

Fondamentale sarà, poi, il gioco aereo. L’Italia con la Francia ha mostrato i propri limiti tecnici e tattici anche in questa situazione, lasciando troppo spesso il solo Paolo Garbisi a difendere la profondità sui calci di Dulin. Di contro, invece, ha sofferto tantissimo Jonny May le palle alte scozzesi, commettendo diversi errori di handling che sono costate care agli inglesi. Entrambe le squadre, dunque, dovranno alzare il livello nel momento dei calci tattici per mettersi nella posizione migliore per attaccare.

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Foto: LaPresse

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