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Salto con gli sci

Salto con gli sci: il ritorno di Ryoyu Kobayashi. Rimonta vincente del giapponese a Zakopane su Stekala e Lindvik

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Ryoyu Kobayashi è tornato. I segnali c’erano già stati nelle scorse settimane, ma è oggi che si compie il ritorno alla vittoria del giapponese, dominatore assoluto della Coppa del Mondo nella stagione 2018-2019 con annesso Grande Slam sui Quattro Trampolini. A Zakopane, Kobayashi coglie la sua vittoria numero 17, raggiungendo una leggenda del Paese, Noriaki Kasai, e segna anche il primo urrà del Giappone nella città polacca. Dopo aver chiuso al quarto posto la prima serie (136.5 metri e 133.8 punti), non è nemmeno il migliore nella seconda (anzi, è il terzo, con i suoi 134.5 metri e 135.1 punti), ma una serie di circostanze fa sì che il suo 268.9 sia vincente.

Dopo di lui, salta il polacco Andrzej Stekala, terzo nella prima serie (137 metri e 134.6 punti). Per lui arrivano altri 134.5 metri, ma con un atterraggio leggermente sporcato da una sbavatura nel finale, che gli costa quel tanto che basta per far sì che i 135.1 punti gliene valgano 268.6 complessivi, un nulla in meno rispetto al nipponico. Il primo podio in carriera in Coppa del Mondo, però, lo conquista lo stesso, poiché prima lo sloveno Bor Pavlovcic (137 e 138.1 nella prima serie) e il norvegese Halvor Egner Granerud (139 e 138.6) non azzeccano il secondo salto: l’uno vola alto, ma atterra 4.5 metri più indietro rispetto a Kobayashi, finendo quinto a 266.4, mentre l’altro fa più o meno lo stesso, finendo a 129 metri e chiudendo settimo a 263.

Sul podio ci finisce così Marius Lindvik: il norvegese è invece protagonista, dopo una prima prova da 133 metri e 127.8 punti, di una splendida seconda performance da 141.5 metri (e HS, posto a 140, superato, con direzione gara convinta ad abbassare la stanga di partenza da 13 a 12) e 140 punti, che lo porta a 267.8 per il terzo posto complessivo, recuperando 7 posizioni. Il miglior sloveno non è Pavlovcic, ma Anze Lanisek, che dopo i 133 metri della prima serie con 130 punti, fa 135 e 136.9 per un totale di 266.9.

Granerud a parte, completano la top ten il suo connazionale Daniel Andre Tande (sesto a 263.5), il polacco Piotr Zyla (ottavo a 257.5), il norvegese Robert Johansson (nono a 256.8) e l’austriaco Stefan Kraft (decimo a 252.9), in parte tradito proprio dall’abbassamento di stanga prima di lui. La gara, caratterizzata da una neve sempre più abbondante col passare dei minuti, vede in qualità di delusi il tedesco Markus Eisenbichler, 14° a 249.8, e il polacco Kamil Stoch, 20° a 244.7.

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Foto: LaPresse

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