Salto con gli sci
Salto con gli sci, la Germania fa l’impresa e vince la prova a squadre mista ai Mondiali. Norvegia battuta, Austria terza
La Germania firma la grande sorpresa di giornata proprio in chiusura di programma e vince una clamorosa medaglia d’oro nella prova a squadre mista su trampolino piccolo dei Campionati Mondiali 2021 di salto con gli sci, in corso di svolgimento a Oberstdorf. Il quartetto teutonico formato (in ordine di rotazione) da Katharina Althaus, Markus Eisenbichler, Anna Rupprecht e Karl Geiger ha messo in campo una prestazione di squadra ben al di sopra delle aspettative, compiendo un’impresa strepitosa e portando a casa contro pronostico il quarto titolo iridato consecutivo nel format.
I padroni di casa (Althaus e Geiger sono nati proprio ad Oberstdorf) hanno disputato una gara perfetta dal primo all’ultimo degli otto salti previsti, totalizzando 1000.8 punti e avendo la meglio per 5.2 punti sulla favorita Norvegia. Silje Opseth, Robert Johansson, Maren Lundby e Halvor Egner Granerud non sono riusciti a rispettare il pronostico della vigilia dovendosi accontentare di una beffarda medaglia d’argento, mentre completa il podio mondiale una buona Austria in terza posizione a 14.3 punti di ritardo dalla vetta con Marita Kramer, Michael Hayboeck, Daniela Iraschko-Stolz e Stefan Kraft.
Grandissima delusione per la Slovenia, sulla carta una delle prime tre forze in campo, che ha fatto davvero tanta fatica a partire dalla prima serie senza mai riuscire a rientrare realmente in lizza per entrare in zona medaglie. Alla fine è arrivato un pessimo quarto posto a 46 punti dalla testa per Nika Kriznar, Bor Pavlovcic, Ema Klinec (disastrosa in entrambe le serie) e Anze Lanisek (unico in grado di esprimersi al top del potenziale). Quinta piazza con 60 punti di distacco dai vincitori per il Giappone, affossato fin dalla prima rotazione della gara a causa di un salto completamente bucato da parte di Yuki Ito che è costato almeno una trentina di punti e la possibilità di battagliare fino in fondo per il podio.
Foto: Lapresse