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Sci Alpino

Sci alpino, Alex Vinatzer 4° ai Mondiali senza rimpianti. Trionfa Foss-Solevaag

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I Campionati Mondiali di sci alpino 2021 di Cortina d’Ampezzo non potevano chiudersi in maniera migliore. Sebastian Foss-Solevaag vince lo slalom maschile al termine di una gara che ha regalato emozioni letteralmente a pioggia. Per l’Italia l’amaro in bocca è immenso, dato che Alex Vinatzer si ferma in quarta posizione, dopo aver chiuso nella piazza d’onore a metà giornata, ma il classe 1999 sa perfettamente che il futuro è tutto dalla sua parte e che avrà altre occasioni per rifarsi. La nostra squadra, quindi, conclude la kermesse iridata sulle nevi di casa con l’oro di Marta Bassino nel parallelo e l’argento di Luca De Aliprandini in gigante, con la sensazione che, oggettivamente, si potesse fare qualcosa in più, nel complesso. La Norvegia, invece, non vinceva tra i pali stretti ai Mondiali dal lontano 1997 con Tom Stiansen al Sestriere, mentre in precedenza c’erano riusciti Kjetil André Aamodt a Morioka (Giappone) nel 1993 e Stein Eriksen nel 1954 ad Are (Svezia).

La seconda manche è stata la quintessenza dello spettacolo. Inversione dei 15 e non dei 30 come tradizione (per colpa delle alte temperature presenti sulla Olimpia delle Tofane si è pensato di preservare i primi della classifica) con i primi 10 che erano racchiusi in appena 68 centesimi. In poche parole, tutti i protagonisti erano chiamati alla manche da “all in”, senza pensare troppo a gestione o calcoli. E così è stato, tra grandi prestazioni, uscite di scena illustri (da Clement Noel a Marco Schwarz), inforcate ed errori assortiti.

Da questo mix di emozioni è emerso il norvegese Sebastian Foss-Solevaag che, nella lotteria odierna, è stato in grado di disputare due manche senza errori, lasciando sempre andare gli sci a dovere. Dopo il terzo crono nella prima manche (52.40) fa segnare il migliore (54.08) in quella decisiva, andando a stampare un 1:46.48 complessivo che gli ha garantito la seconda medaglia d’oro a Cortina 2021 (dopo il successo nel team event). Alle sue spalle, non senza sorpresa, troviamo Adrian Pertl, distante 21 centesimi. L’austriaco, dopo aver pennellato nel corso della prima discesa, prova a ripetersi nella seconda, ma non riesce a fare abbastanza per sopravanzare lo scandinavo. La festa norvegese non è ancora conclusa, tuttavia, dato che sul gradino più basso del podio si è issato Henrik Kristoffersen a 46 centesimi. Dopo una stagione complicata il nativo di Lørenskog ha saputo ritrovarsi proprio nella gara più importante dell’anno, aggrappandosi alle sue qualità.

Quarta posizione per il nostro Alex Vinatzer, come detto. L’ennesima “medaglia di legno” per gli azzurri in questa spedizione ampezzana. L’altoatesino, ad ogni modo, non ha nulla di cui recriminare. Nella prima manche è impeccabile e chiude al secondo posto; nella seconda risulta leggermente meno efficace e scivola fuori dal podio. Il distacco (1.20 dall’oro e 74 centesimi dal bronzo) è ampio, come l’amaro in bocca per una occasione sfuggita. Quinta posizione per lo svizzero Daniel Yule a 1.22 che, dopo una annata assolutamente sottotono, ha messo in scena la sua miglior prova di questa stagione.

Conclude sesto, invece, il croato Istok Rodes a 1.36, bravo a sfruttare la pista immacolata nella seconda manche, quindi è settimo lo sloveno Stefan Hadalin a 1.50 a pari merito con il francese Alexis Pinturault, uno dei grandi delusi di giornata. Nona posizione per l’austriaco Michael Matt a 1.56, infine conclude la top ten il belga Armand Marchant a 1.74, redivivo dopo mesi di assoluto anonimato.

Si ferma in quattordicesima posizione Manfred Moelgg a 3.05. Non una giornata indimenticabile per l’altoatesino, bravo comunque a chiudere due manche senza errori. Si era già conclusa nella prima, invece, la gara di Stefano Gross e Giuliano Razzoli. Il primo, sicuramente, sta ancora mangiandosi le mani, dato che ha inforcato quasi a metà percorso, dopo aver fatto addirittura segnare il migliore intermedio. Il secondo, invece, ha sbagliato in maniera netta, al termine di una discesa nella quale non ha mai dato l’impressione di essere davvero a suo agio.

Foto: Lapresse

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