Sci Alpino

Sci alpino, Cortina 2021: Austria e Svizzera, il classico che trionfa. Italia appena sufficiente, ma Flavio Roda…

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Inizio nella polvere per Cortina 2021 (più per il meteo che per altro, ma dopo una Cerimonia inaugurale rivedibile), finale sull’altare. Nella testa rimangono principalmente le immagini della meravigliosa DrusciéA, la pista da slalom che ha chiuso le competizioni regalando uno spettacolo unico, tale da valere l’ingresso in Coppa del Mondo in futuro, anche al maschile. A proposito: la gara più attesa, perché maggiormente aperta, regala gloria alla Norvegia con Foss-Solevaag e Kristoffersen (prima medaglia iridata in slalom!) oro e bronzo, e in mezzo l’austriaco che non ti aspetti, Pertl, argento, a compensare in qualche modo le uscite di Schwarz e Feller. Vinatzer fa sognare l’Italia fino a metà gara (secondo), poi chiude quarto con il freno a mano un po’ tirato; gli servirà l’esperienza, in futuro, per rischiare di più in una gara così importante. Dopo cinque uscite consecutive in stagione nella specialità, il risultato dà comunque morale e fiducia per il finale di stagione. A 21 anni, il futuro è suo.

Tartassata da neve e caldo nei primi giorni della rassegna, Cortina chiude invece alla grande proprio grazie al meteo, poi sempre bellissimo, e all’incredibile lavoro degli uomini di Alberto Ghezze in pista, in grado di preparare una neve sempre perfetta nonostante le condizioni un po’ matte degli ultimi giorni, con freddo di notte e tanto caldo al mattino. Il Mondiale è stato dominato dalle Nazioni classiche dello sci alpino, Austria e Svizzera, prime nel medagliere, trascinate da Liensberger, Schwarz e Gut. I nomi nell’albo d’oro sono prestigiosi, le piste assolutamente all’altezza in vista dei Giochi 2026, pur con una “Vertigine” un po’ corta per la velocità maschile e forse più adatta a superG che discesa.

L’Italia esce con una sufficienza abbondante dalla manifestazione, un 6,5 come voto, grazie all’oro di Marta Bassino in parallelo e a ottime prestazioni al maschile, con i ragazzi sempre tra i primi 5 in tutte le gare, tranne che in combinata. “Mi aspettavo di più, soprattutto dalle ragazze, e qualcuno ha parlato troppo”, le parole di un deluso Flavio Roda, con possibile riferimento a Federica Brignone nonostante non abbia fatto nomi. Complessivamente, Vinatzer e Franzoni, i giovani maschi più interessanti, fanno sognare un futuro roseo, mentre le ragazze, dilaniate da qualche conflitto interno di troppo, hanno però dovuto lottare con una pista che mai le aveva esaltate, in passato. L’infortunio di Goggia (e prima ancora di Nicol Delago) ha fatto il resto, complicando maledettamente le cose. Ma se a Pechino 2022 ci saranno tutte, sane e meno litiganti, sarà un’altra storia.

Scommettiamo?

Foto: Lapresse

1 Commento

  1. OLIMPIONICO

    21 Febbraio 2021 at 21:35

    Come in Val Gardena, Bormio, Bormio, l’ Italia raccoglie le briciole. Vendetta degli alberi ?

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