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Sci Alpino
Sci alpino, Cortina 2021: Italia, chance da medaglia nel gigante parallelo senza Shiffrin, Gisin, Pinturault, Kristoffersen
L’esordio mondiale del gigante parallelo arriva in una settimana già piena di impegni, in cui si gareggia senza fermarsi mai, motivo per cui le assenze pesanti non mancano, sia a livello maschile che femminile. E l’Italia può cercare di approfittarne al meglio perché, soprattutto al femminile, vanta diverse interpreti in grado di comportarsi al meglio e magari sfruttare pure la ghiotta occasione. Hanno detto no, infatti, fra gli altri, anche Pinturault e Kristoffersen, cioè il primo e secondo dell’unico parallelo maschile disputato in stagione a Lechi, e Shiffrin e Gisin, tra le ragazze, due atlete già protagoniste del format, in passato, soprattutto la prima, più volte vincente.
Difficile stilare un pronostico a livello maschile, perché senza i principali favoriti può salire in cattedra la Germania, con un terzetto d’attacco composto da Schmid, Luiz e Strasser, mentre Petra Vlhova, prima a Lech davanti a Hector e Gut lo scorso novembre, sarà comunque la donna da battere. Attenzione però all’incognita qualificazioni, perché si disputeranno con un regolamento diverso rispetto a quello visto in Austria tre mesi fa. Ovvero: due gruppi diversi, due piste diverse, i migliori otto tempi di ciascun gruppo, sedici in totale, avanzeranno al tabellone a eliminazione diretta che scatta dal primo pomeriggio.
Se l’Italia maschile sembra avere poche chance di ben figurare, ma può comunque approfittare dei tanti assenti, quella femminile può schierare atlete in grado di salire sul podio (Bassino), ottenere ottimi risultati (Brignone) o avere grande potenziale (Della Mea) nella specialità, già dimostrate nel recente passato e anche quest’anno. Brignone a Lech fu straordinaria, per quanto superata ai quarti da Petra Vlhova per sole 2 centesimi e dopo un errore commesso. Può puntare anche al bersaglio grande, ammesso abbia superato lo “choc” dell’uscita alla terza porta nello slalom per la combinata. Per tutti gli azzurri, però, sarà fondamentale carburare fin dal mattino presto nella già citata qualificazione, prevista per altro su singola manche. Altro particolare da non sottovalutare: le qualificazioni si svolgono su una pista diversa rispetto a quella delle Finali, trattata con acqua, sì, ma non così “dura” come quella dove poi ci si giocheranno le medaglie…
Tutto può succedere, all’Italia serve quel pizzico di fortuna mancata finora dopo i quarti posti di Paris in discesa e Curtoni in combinata…
Foto: Lapresse