Sci Alpino

Sci alpino, i precedenti dell’Italia a Garmisch Partenkirchen. Ultima vittoria con Christof Innerhofer nel 2013

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La Coppa del Mondo di sci alpino 2020-2021 è pronta per fare tappa a Garmisch-Partenkrichen (Germania) una delle tappe fisse del calendario. Sulla pista bavarese si corre da ormai cinquant’anni e l’Italia ha spesso ottenuto ottimi risultati sulla pista Kandahar. Anzi, per essere precisi i nostri azzurri sono saliti ben 37 volte sul podio. Nel complesso i nostri portacolori hanno vinto in 9 occasioni a Garmisch, con 16 secondi posti e 12 terzi posti. Andiamo, quindi, a ripercorrere con la memoria i precedenti più importanti sulle nevi tedesche.

L’esordio di Garmisch nella Coppa del Mondo avviene il primo febbraio 1970 con la discesa vinta dall’austriaco Karl Schranz davanti al connazionale Karl Cordin, mentre al terzo posto troviamo il tedesco Franz Vogler. Si torna a gareggiare sulla Kandahar il 6 gennaio 1973, con il nostro Marcello Varallo secondo nella discesa vinta dallo svizzero Rolland Collumbin. Lo stesso Varallo completa la doppietta nella giornata successiva, nella seconda discesa, vinta ancora una volta da Rolland Collumbin. Al terzo posto un altro elvetico, Berhanrd Russi. Si arriva al 5 gennaio 1974 ed arriva un’altra piazza d’onore per i nostri colori. Gustav Thoeni, infatti, chiude alle spalle del padrone di casa Christian Neureuther che fa suo lo slalom, al terzo posto il suo connazionale Hansjorg Schlager. Il 6 gennaio 1974 ancora un podio per gli italiani, con Herbert Plank terzo nella discesa vinta, ancora una volta, da Rolland Collumbin, davanti all’austriaco Franz Klammer.

L’era d’oro dello sci italiano a Garmisch, però, deve ancora arrivare. Il 6 gennaio 1975 nello slalom sulle nevi bavaresi arriva addirittura una tripletta! Successo per Piero Gros, davanti a Gustav Thoeni e Fausto Radici. Il 5 gennaio 1976 ancora una doppietta in slalom. Fausto Radici precede Piero Gros in un’altra straordinaria gara per gli italiani, mentre al terzo posto chiude il leggendario Ingemar Stenmark. Passiamo al 9 gennaio 1976 e troviamo altri due azzurri sul podio. Nella combinata vinta dallo svizzero Walter Tresch vediamo Piero Gros secondo, con Gustav Thoeni terzo. Gli anni ’70 di Garmisch si chiudono con un terzo posto per Herbert Plank nella discesa del 27 gennaio 1979 alle spalle degli austriaci Peter Wirnsberger e Ulrich Spiess.

Gli anni ’80, invece, regalano meno soddisfazioni ai nostri atleti. Il 14 febbraio 1982 Paolo De Chiesa è terzo nello slalom dominato dagli statunitensi Steve Mahre e Phil Mahre. Si passa al 10 gennaio 1987 per ritrovare un podio italiano. Ci pensa Michael Mair, secondo nella discesa vinta dallo svizzero Pirmin Zurbriggen,  mentre il giorno successivo è Alberto Ghidoni a classificarsi terzo nel superG vinto dal tedesco Markus Wasmeier davanti al solito Zurbriggen.

Gli anni ’90 si aprono con una splendida vittoria di Patrick Holzer, che si aggiudica il superG del 12 gennaio 1992 davanti allo svizzero Paul Accola ed all’austriaco Peter Rzehak. Il giorno successivo, nello slalom, finalmente appare il nome di Alberto Tomba, terzo alle spalle del francese Patrice Bianchi e dell’austriaco Hubert Strolz. Il fuoriclasse bolognese vince la sua prima gara a Garmisch il 9 gennaio 1993, in slalom, precedendo il norvegese Kjetil Andre Aamodt e l’austriaco Thomas Stangassinger. Nella discesa del 10 gennaio, invece, splendido secondo posto per Pietro Vitalini, alle spalle di Franz Heinzer. L’era Tomba non è ancora conclusa, anzi. Il nostro fuoriclasse, infatti, vince anche lo slalom del 6 febbraio 1994 (davanti allo svedese Thomas Fogdoe e allo sloveno Jure Kosir) e quello dell’8 gennaio 1995 (davanti a Marc Giraradelli ed al francese Yves Dimier). Non sono affatto conclusi gli ottimi risultati per gli italiani sul pendio teutonico. Il 2 febbraio 1996, per esempio, Peter Runggaldier è terzo nella discesa vinta dal francese Luc Alphand, mentre il 5 febbraio Werner Perathoner fa suo il superG, proprio davanti al campione francese. Ancora italiani protagonisti nel 1997. Il 21 febbraio Perathoner è terzo nel superG vinto ancora da Alphand, quindi il 22 febbraio nella discesa, Alphand precede Pietro Vitalini e Kristian Ghedina. L’ampezzano si ripete il 23 febbraio nel superG, vinto da Hermann Maier, proprio davanti al nostro portacolori. Ghedina centra ancora una piazza d’onore nella discesa del 29 gennaio 2000 ancora una volta alle spalle di “Herminator”.

Dopo tanti ottimi risultati, gli anni 2000 regalano poche gioie ai nostri alfieri. Bisogna arrivare fino al 31 gennaio 2004 per trovare Alessandro Fattori al terzo posto nella discesa vinta dall’austriaco Stephan Eberharter davanti al connazionale Fritz Strobl. Ci pensa Manfred Moelgg a interrompere il digiuno, prima con un secondo posto nello slalom del 9 febbraio 2008 vinto dall’austriaco Reinfried Herbst, mentre il primo febbraio 2009 arriva una splendida doppietta con Manfred Moelgg che precede Giorgio Rocca nello slalom. Ancora un podio il 13 marzo 2010, con Davide Simoncelli secondo nel gigante vinto dallo svizzero Carlo Janka.

Passiamo, quindi, al 24 febbraio 2013 con l’ultima vittoria italiana a Garmisch: Christof Innerhofer centra il successo nella discesa, davanti ai due austriaci Georg Streitberger e Klaus Kroell. I podi, tuttavia, non sono certo finiti. Il 27 gennaio 2017 Peter Fill è terzo nella discesa vinta dallo statunitense Travis Ganong, quindi centra la piazza d’onore nella giornata successiva, sempre in discesa, questa volta alle spalle dell’austriaco Hannes Reichelt. L’ultimo piazzamento importante per i nostri atleti è del 27 gennaio 2018 con Dominik Paris, secondo nella discesa vinta dallo svizzero Beat Feuz.

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Foto: Lapresse

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