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Sci di fondo
Sci di fondo, Mondiali 2021: Federico Pellegrino punta (quasi) tutto sulla team sprint
Federico Pellegrino, a trent’anni e con cinque medaglie mondiali in tasca (l’oro del 2017, due argenti e due bronzi, tra sprint e team sprint), ci riprova. Oberstdorf, Germania: questa la sua nuova terra di conquista, contro i grandi della specialità, e sulla scia di una stagione che gli sta sostanzialmente regalando la Coppa sprint.
Stavolta l’individuale sarà a tecnica classica, che non è propriamente ciò che il poliziotto di Nus ama. Una vittoria e un podio in Coppa del Mondo: questo il suo bilancio, cui va ad aggiungersi un argento assai brillante alle Olimpiadi, a PyeongChang, dov’è riuscito a precedere di nemmeno un’incollatura Alexander Bolshunov, avendo in Johannes Klaebo l’unico in grado di superarlo.
Se a tecnica libera non ci sarebbe stato alcun dubbio circa le possibilità di “Chicco” di andare a medaglia (nel 2019, a Seefeld, un magnifico duello con Klaebo si risolse a favore del norvegese soltanto nelle battute finali), diverso è il caso nell’attuale circostanza, dove sono in tanti a poter dire la loro, e dove Pellegrino ha raccolto al massimo un quarto posto, in Val di Fiemme, in questa stagione.
A inizio stagione, ad ogni modo, le intenzioni del più conosciuto e prestigioso dei nostri portacolori nello sci di fondo erano chiare: arrivare al massimo della forma proprio per questo evento. E se Pellegrino manifesta un’intenzione, c’è da star sicuri che la parola la mantiene. Ed è per questo che potrebbe riservarci emozioni molto belle anche in classico.
Tuttavia, c’è anche un’ulteriore chance, forse in questo caso anche più importante, che Pellegrino ha: la team sprint. L’ultima uscita, quella di Ulricehamn con Francesco De Fabiani, è stata vittoriosa. Ci sarà ancora la Norvegia, chiaramente, come prima avversaria, con le sue immense possibilità in fatto di coppie da schierare. Ma il fatto che si gareggi in tecnica libera, in questo caso, offre senz’altro un vantaggio importante a quella coppia italiana che avrà Pellegrino come uomo di punta, a patto che le cose per lui si mettano bene nel finale.
Una rassegna iridata, dunque, con all’interno quella che si può a ragion veduta definire una possibilità e mezza, per il poliziotto di Nus, di vincere una medaglia. Una possibilità è quella data in maniera molto limpida dalla team sprint, la mezza è l’individuale con le sue possibilità e l’importanza che Pellegrino riconosce agli appuntamenti importanti. E, del resto, a PyeongChang una dimostrazione in questo senso l’ha data.
Foto: LaPresse