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Sei Nazioni 2021: Francia-Scozia rinviata, tra polemiche e possibili date

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Si disputerà solo domani la terza giornata del Guinness Sei Nazioni 2021, con il match di domenica tra Francia e Scozia che è stato rinviato per le troppe positività al Covid-19 nel raduno dei transalpini. Un rinvio che complica un calendario già pieno, ma un rinvio che ha creato anche molte polemiche.

Polemiche che giungono, ovviamente, da Edimburgo. Il rinvio del match non è andato giù agli scozzesi che ora temono che una nuova data possa penalizzarli. La Scozia, infatti, ha molti giocatori che giocano all’estero e se il match verrà riprogrammato fuori dalle finestre internazionali non potrà utilizzarli perché saranno a disposizione dei rispettivi club. E parliamo di alcuni dei giocatori più forti e, dunque, il rischio di vedere una squadra britannica non all’altezza è alto.

Un rinvio che, secondo la Scozia, ha un colpevole. La Francia. E Gregor Townsend, il ct dei britannici, accetta di buon grado il rinvio, ma non ha evitato una frecciatina a Galthié e alla gestione francese della “bolla” contro il Covid-19. “Abbiamo lavorato duramente per rispettare gli stretti protocolli sanitari che ci hanno permesso di selezionare la squadra migliore in ogni occasione” ha dichiarato il tecnico, dicendo tra le righe che se i francesi avessero lavorato meglio non avrebbero avuto oltre 15 positività.

E, così, resta il problema della data del rinvio. Inizialmente si era parlato del prossimo weekend, che per il Sei Nazioni è di pausa. Ma è una data difficile da utilizzare, da un lato perché i protocolli Covid-19 rischiano di impedire comunque alla Francia di scendere in campo, dall’altro – come dicevamo – perché non rientra nella finestra internazionale e, dunque, la Scozia si presenterebbe in campo con una formazione non all’altezza. Si parla, dunque, di luglio, all’inizio della finestra estiva internazionale. Una scelta che, però, lascerebbe anche quest’anno il torneo in sospeso per mesi con l’assegnazione del titolo che giocoforza slitterebbe molto.

Foto: LaPresse

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