Tennis, Roger Federer: “Confido in un 2021 senza problemi fisici, ho ancora tanti sogni da realizzare”

Siamo ufficialmente ai nastri di partenza degli Australian Open 2021 e la line-up dei tennisti presenti al primo torneo Major della stagione è al gran completo. Ci sono proprio tutti. Anzi no. Manca proprio il più amato di tutti: Roger Federer. Dopo la semifinale persa dodici mesi fa contro Novak Djokovic il fuoriclasse svizzero è stato più impegnato fuori dal campo, con due operazioni al ginocchio che lo hanno accompagnato nei lunghi mesi di stop causati dalla pandemia. Il vincitore di 20 titoli del Grande Slam ha preferito non rischiare e non forzare i tempi, declinando l’appuntamento di Melbourne.

Una assenza pesantissima per il torneo australiano e per i milioni di tifosi in giro per il mondo, per un campione che, va ricordato, ad agosto spegnerà 40 candeline. Rivedremo King Roger all’Australian Open? Per il momento il nativo di Basilea preferisce concentrarsi sul presente. O meglio, sui prossimi mesi, definendo i suoi obiettivi principali quando, finalmente, potrà rimettere piede in campo. “Il mio più grande desiderio è finire la carriera seguendo le mie condizioni – le sue parole riportate da TennisWorldItalia.com – Non voglio un finale da favola, come ad esempio una vittoria a Wimbledon. La cosa più importante per me deve essere la salute. Naturalmente poi sarei felice che i tifosi potessero tornare negli stadi. Vedere tennis senza pubblico mette malinconia”.

Il fuoriclasse elvetico prosegue nel suo pensiero: “A livello generale non ho fissato una data specifica per mettere la parola fine alla mia carriera. Quest’anno ho come obiettivo disputare tutta la stagione e, spero, senza ulteriori problemi. Nelle prossime settimane faremo un tentativo (tornerà nel torneo di Doha nel mese di marzo ndr) e poi vedremo come reagirà il mio corpo e quali saranno i risultati che potrò ottenere. Spero che il mio ginocchio non dia problemi, ho ancora tanti desideri da realizzare”

[sc name=”banner-dirette-live”]

Foto: Lapresse