Ciclismo
Tour de la Provence 2021: tutti contro Egan Bernal sul Mont Ventoux. Alaphilippe, Aru e Demare attesi all’esordio stagionale
Domani prenderà il via il Tour de la Provence 2021, breve gara a tappe composta da quattro frazioni di cui la prima e l’ultima strizzano l’occhio ai velocisti, la seconda arriva su uno strappetto e la terza, invece, prevede la scalata del leggendario Mont Ventoux con traguardo posto a Chalet Reynard. Il grande favorito per il successo finale è Egan Bernal, il quale, dopo aver esordito all’Etoile de Bessèges, ove ha lavorato per i compagni, punta ritrovare sul Monte Calvo quella vittoria che gli manca, ormai, da agosto 2020. Il colombiano, peraltro, potrà fare affidamento su una squadra di altissimo livello. La Ineos, infatti, gli affianca compagni del calibro dell’irlandese Edward Dunbar, che l’anno scorso fu quinto proprio qua al Provence, del belga Laurens De Plus, all’esordio con la casacca del team britannico, di Ivan Ramiro Sosa, connazionale di Bernal che, quando è in giornata, sa andare fortissimo in salita, e dell’azzurro Gianni Moscon, il quale riparte dalla Francia per provare a ritrovare il colpo di pedale dei giorni migliori.
Gli avversari più temibili di Bernal sono i due alfieri dell’Astana Alexander Vlasov e Alexey Lutsenko, i quali tornano al Provence dopo aver fatto secondo e terzo l’anno scorso. In quell’occasione fu un altro colombiano a levarseli di ruota sul Ventoux: Nairo Quintana. Schiera una formazione terribilmente competitiva anche la Bahrain Victorius, la quale presenta un tridente composto da Dylan Teuns, Wout Poels e il nuovo arrivato Jack Haig. Gli atleti in questione, oltretutto, non sono solo forti quando la strada si inerpica, ma solitamente tendono a entrare in forma molto presto e a essere decisamente competitivi già a febbraio. Tra i corridori che già l’anno scorso hanno fatto bene su queste strade, inoltre, ci sono anche lo spagnolo della Cofidis Jesus Herrada, ottavo al Provence 2020 e capace di imporsi sul Mont Ventoux, alla Dénivelé Challenge, nel 2019, e il francese Aurelien Paret-Peintre dell’Ag2r, il quale è reduce da un undicesimo posto in questa manifestazione e, di recente, ha fatto vedere di godere di una grande condizione vincendo il GP la Marseillaise.
Tra i big del pedale che troveremo al via della gara, tra l’altro, c’è anche Julian Alaphilippe. Il leader maximo della Deceuninck-Quick Step è il grande favorito per la seconda tappa, che termina sullo strappo di Manosque, e potrebbe pure curare la classifica generale. In alternativa, il suo sodalizio ha anche il giovane belga Mauri Vansevenant, vincitore del Giro della Valle d’Aosta 2019, che ha le qualità per provare a piazzarsi nei primi dieci. Forte del successo finale all’Etoile de Bessèges, inoltre, anche il capitano dell’altra squadra fiamminga, la Lotto-Soudal, vale a dire Tim Wellens, dovrebbe cercare di inserirsi nella lotta per i primi posti della graduatoria. Wellens, infatti, a inizio stagione è solito difendersi bene anche sulle salite lunghe, come dimostrò tre anni fa alla Parigi-Nizza, quando giunse quinto sul Col de la Colmiane. La Lotto, peraltro, schiera un autentico squadrone con John Degenkolb ad occuparsi delle volate, Philippe Gilbert per la seconda tappa ed eventuali fughe e due giovani azzurri molto interessanti quali Filippo Conca e Stefano Oldani.
Parlando di azzurri, al via del Provence troveremo anche Fabio Aru, il quale è all’esordio, su strada, con la maglia della Qhubeka-Assos. Inoltre, potrebbero sfornare delle belle prestazioni in salita anche Giovanni Aleotti e Matteo Fabbro, giovani alferi della Bora-Hansgrohe, i quali però dovranno fare i conti con la concorrenza interna del duo austriaco composto da Patrick Konrad e Felix Grossschartner, e il tuttofare della UAE Team Emirates Alessandro Covi. Quest’ultimo dovrebbe dividersi i gradi di uomo di classifica della squadra con un altro italiano, Valerio Conti, ma a fianco ai due c’è anche il colombiano Andres Camilo Ardila, l’anno scorso oggetto mistorioso, ma nel 2019 autentico dominatore del Giro d’Italia U23.
Per quanto concerne gli altri potenziali uomini di classifica, è obbligatorio citare Bauke Mollema (Trek-Segafredo), che, peraltro, ha già esordito all’Etoile de Bessegès e avrà al suo fianco gli azzurri Nicola Conci e Jacopo Mosca, il francese Warren Barguil (Arkea-Samsic), lo spagnolo Enric Mas (Movistar), il quale, tuttavia, storicamente tende ad avere bisogno di un po’ di tempo per entrare in condizione, e il giovane norvegese Andreas Leknessund (DSM), da U23 vincitore della Corsa della Pace 2019. Non mancano nemmeno le ruote veloci di qualità, oltretutto. Il Provence sarà la gara d’esordio della maglia ciclamino dello scorso Giro d’Italia Arnaud Demare, il quale, innanzitutto, dovrà vedersela coi connazionali Nacer Bouhanni (Arkea-Samsic) e Bryan Coquard (B&B Hotels), che sono già rodati avendo preso parte all’Etoile de Bessèges.
Per l’Italia le migliori carte in caso di volata sono Niccolò Bonifazio (Total Direct Energie), Davide Ballerini (Deceuninck-Quick Step) e Matteo Trentin (UAE Team Emirates). Quest’ultimo, però, dovrà preoccuparsi, innanzitutto, della concorrenza interna di un certo Alexander Kristoff. Negli arrivi a ranghi compatti, inoltre, non vanno sottovalutati nemmeno il teutonico della Bahrain Victorius Phil Bauhaus così come i suoi connazionali della DSM Niklas Markl e Max Kanter e il giovane pistard britannico della Bora-Hansgrohe Matthew Walls. E’ un ragazzo di grandi speranze, infine, anche l’eritreo classe 2000 della Delko Biniam Ghirmay, che sicuramente in molti ricorderanno per la grande prestazione sfornata al Trofeo Laigueglia 2020. Verosimilmente troveremo l’enfant prodige africano tra i primi negli arrivi della prima e della quarta frazione, ma Ghirmay è forte anche in salita e potrebbe dare sfoggio della sua completezza in questa gara. Inoltre, insieme all’azzurro Alessandro Fedeli, l’anno scorso grande protagonista della Bretagne Classic e da U23 vincitore del Trofeo Edil C e del GP Liberazione, forma un duo che potrebbe sorprendere sull’arrivo di Manosque.
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Foto: Lapresse